Politica

E’ oramai ufficiale, il Governatore Mario Oliverio con grande senso di responsabilità e dimostrando di essere un vero “leader” ed un vero “uomo di partito” ha deciso dopo ampia riflessione di ritirare la propria candidatura.

“Sono pronta a ricoprire l’importante ruolo di Presidente della Regione.
Sono uscita fuori grazie al fato e questo dimostra che non c’è volontà di potere nella nostra proposta. Questa regione deve riacquistare il senso della normalità perché i diritti devono essere ordinari”

Non sono più sette i candidati a Governatore della Calabria, almeno quelli previsti, poi, come sempre, in politica tutto può cambiare sino all’ultimo minuto utile per la presentazione delle liste. Termine che scade il prossimo sabato 28 dicembre alle ore 12.00.

Come ho già detto anche nel corso del mio intervento nell’ultima Direzione Nazionale del PD il tema di costruire un largo fronte unitario a sostegno di una battaglia per il riscatto della Calabria e per impedire ritorni indietro, mi vede impegnato in prima linea.

Il segretario nazionale del Pd, l’On. Nicola Zingaretti a pochissimi giorni dalla presentazione delle liste tenta l’ultima carta lanciando un accorato appello a Mario Oliverio, cercando di convincerlo nel perseguire l’unità del centrosinistra con la candidatura di Pippo Callipo, convinto che con l’unità e la divisione nel centrodestra in Calabria si potrà vincere.

Siamo alle solite, con il ritardo mostruoso con il quale si sono definiti i candidati a Governatore ora mancano pochi giorni per comporre le liste e considerando che la fretta non è mai un buona consigliera anche in questa tornata  le liste elettorali saranno infarcite di personaggi in cerca d’autore, di transumanti, di professionisti della politica specializzati nel salire sempre sul carro del vincitore del momento.

“Come coalizione di centrosinistra a sostegno di Oliverio Presidente, ribadiamo l’importanza di discutere dei temi economici, sociali e progettuali che interessano i calabresi e di riportare il dibattito politico su alti livelli di correttezza, lealtà e di merito delle questioni.”

L’uso strumentale dell’informazione quale braccio armato della lotta politica che di politico non ha nulla trattandosi, in realtà, di guerre fra clan politici pilotate da personaggi consunti che con la guerra personale ai loro concorrenti politici hanno costruito immense fortune economiche e politiche nelle loro lunghe vite di potere, è uno dei tasselli di un certo sistema di potere della Calabria che, in realtà, una vera informazione dovrebbe combattere.

Faremo una battaglia contro coloro che vogliono colonizzare la Calabria senza conoscerla, prendete ad esempio Invernizzi. Noi non ci facciamo giudicare da Salvini, chiederemo ai calabresi di giudicarci. E per questo siamo pronti a una vera rivoluzione”.