Il voto in Emilia Romagna ha reso evidente il punto debole della Lega di Matteo Salvini. Un’evidenza che si era manifestata già in occasione della consultazione elettorale alle Politiche del 2018: il Carroccio non sfonda nelle grandi città. E non ha le skills per farlo. Rendendo così di fatto difficile per il partito del Capitano riuscire a conquistare quella parte di elettorato liberale riformista che è anche fucina di una classe dirigente amministratrice che alla Lega servirebbe molto al Sud. Area dove replicare le esperienze dei vari Zaia, Fontana, Giancarlo Giorgetti e Molinari e porsi definitivamente come moderna forza di centrodestra di governo.
Così secondo quanto scrive Luigi Bisgnani sul Tempo, Giancarlo Giorgetti, il neo responsabile esteri del Carroccio, l’uomo che può vantare di poter parlare con Mario Draghi e ben visto dai mercati, starebbe lavorando alla creazione di una forza moderata di centro capace di incarnare i valori liberali e riformatori che l’irruento Salvini non riesce a impersonificare. Spinto dai buoni amministratori del Nord e da una parte di Forza Italia, Giorgetti starebbe mappando tutti gli amministrazioni comunali e regionali del Carroccio eletti nelle liste civiche di centrodestra con cui portare avanti il progetto dello schieramento moderato, tornando a comporre quella formazione politica, il Popolo delle libertà, a quattro gambe di berlusconiana memoria. Ce la farà?
Fonte: www.affaritaliani.it