L’incremento di affluenza che sembrava potesse verificarsi osservando i dati dell’affluenza sino alle ore 12.00 si è dissolto nel nulla. Infatti alle ore 19.00 l’affluenza alle urne in Calabria è stata del 35%. Una dato che sostanzialmente si equipara a quello delle elezioni regionali del 2014, quando, sempre alle 19.00 si recarono al voto il 34,8%. Nel 2014 le urne si chiusero con l’affluenza del 44%. Il dato più basso di tutte le elezioni regionali dal 1970 ad oggi. E sembra vi siano tutte le condizioni affinché anche in questa tornata elettorale possa ripetersi tale dato, con qualche punto in più o in meno. Una percentuale che conferma come oramai i calabresi siano lontanissimi dalla politica e dall’esercizio del voto. Ancora una volta più della metà degli elettori ha disertato le urne. Ancora una volta una ennesima bocciatura per la classe politica calabrese che, ovviamente, se ne frega altamente del calo di votanti. L’importante è che vengano eletti, tanto gli eletti si calcolano sui vati validi e la clientela politica, quella vota tutta e non diserta le urne. In particolare l’affluenza del voto per provincia è il seguente: A Catanzaro, si sono recati alle urne il 38,55% degli elettori, a Crotone il 32,17%, a Vibo il 33,13%, a Cosenza il 35,86% e a Reggio Calabria il 35,19%. Ben diverso quanto registrato in Emilia Romagna con oltre il 60% che alle 19.00 si è recato alle urne con un incremento enorme, oltre il 20%, nei confronti del 2014. Ma quella è l’Emilia Romagna, non confrontabile in alcun modo con la Calabria.
Redazione