“Siamo partiti in relazione alla gestione dell’ufficio tecnico del Comune di Villa San Giovanni anche in ragione di alcune denunce di cittadini su irregolarità che avvenivano, secondo loro, all’interno di quell’ufficio. Abbiamo avuto anche il contributo di collaboratori che sempre hanno svolto dichiarazioni sulla figura di Francesco Morabito e a quello che definivano il ‘sistema Morabito’ che consisteva nel disbrigo di pratiche di competenza di quell’ufficio rivolgendosi a una ‘cerchia’ di soggetti ritenuti suoi amici”.
Così il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri in merito all’operazione Cenide che ha portato oggi all’esecuzione di 17 provvedimenti giudiziari nella città di Villa San Giovanni.
“Abbiamo concentrato le nostre attività investigative – ha aggiunto Bombardieri – sulla persona di Francesco Morabito (responsabile del settore tecnico urbanistico del Comune di Villa San Giovanni, ndr) e sul suo ufficio che hanno poi fatto scattare una serie di filoni investigativi che hanno riguardato la gestione di pratiche edilizie, affidamento e turbativa di gare che venivano svolte in maniera apparentemente regolare”.
“In realtà – ha concluso il procuratore di Reggio Calabria – c’erano accordi che riguardavano le ditte partecipanti con una selezione già stabilita a tavolino, con promesse e intimidazioni ai partecipanti stessi”.
Fonte: Dire