Siamo al colmo dei colmi. Oramai la politica è schizofrenica e contraddice spesso se stessa.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, che con i suoi veti per la prima volta anche estensibili anche a livello familiare avendo ampliato il veto posto a Mario Occhiuto,Sindaco di Cosenza, anche al fratello Roberto Occhiuto, deputato di Forza Italia, ha determinato il ritardo nella designazione da parte del centrodestra del candidato a Governatore, ora, si lamenta sostenendo che “non si può andare per le lunghe”.
Come se tutti non sapessero che il ritardo è dovuto solo ed unicamente a suo esasperato giustizialismo valido per gli altri e non per il suo partito anche e soprattutto in Calabria dove hanno aderito personaggi alquanto discutibili.
Matteo Salvini ha quindi risposto al giornalista che gli chiedeva cosa accadesse in Calabria dove fra pochi giorni si dovranno presentare le liste “Li sento oggi. In Calabria votano il 26 gennaio”. Riferendosi, ovviamente, a Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. “Non faccio questione di nomi, faccio questione di squadre – ha ribadito Salvini – e di programmi. Conto che la chiusura sui nomi sia a breve. Il nome sulla Calabria non lo devo fare io”, con riferimento a Forza Italia, ma dimenticando che il nome deve superare veti e controveti.
Alla domanda se gli andava bene il nome di Jole Santelli ha risposto “Non faccio commenti su uomini o donne”.
Su un fatto ha ragione Salvini, il nome dovrà essere fatto e sarà fatto. Probabilmente alle ore 11.55 del 28 dicembre dato che la presentazione delle liste è fissata per le ore 12.00 del prossimo 28 dicembre. Mancano ancora 10 giorni e qualche ora. Prima o poi il nome uscirà.
Redazione