“La comunicazione in sanità: La cura della relazione” è il tema che verrà trattato nel seminario di formazione organizzato dall’Opi (Ordine Professioni Infermieristiche) di Cosenza in collaborazione con il Circolo della Stampa “M. R. Sessa” che si terrà mercoledì 4 dicembre presso la Sala Convegni del “Parco Acquatico” località Santa Chiara di Rende (CS).
Nella società della comunicazione globale, dove le informazioni viaggiano veloci e le interazioni sono quanto mai affidate ai nuovi social network, emerge la necessità di migliorare l’approccio comunicativo, delle volte troppo diretto e quindi un po’ distaccato dal contesto globale del malato oppure troppo amichevole, modalità non corretta e giusta nella gestione completa dell’assistenza è l’obiettivo primario.
La comunicazione quindi è di vitale importanza in quanto entra a far parte a pieno titolo della relazione terapeutica che è una relazione d’aiuto i cui protagonisti sono il paziente e l’operatore sanitario.
La comunicazione in sanità è un campo che investe tout court tutte le figure professionali che girano attorno al malato.
Nello specifico ambito infermieristico assume fondamentale importanza la qualità della comunicazione e della relazione che si instaura tra infermiere e persona assistita.
L’infermiere, infatti, oltre agli interventi tecnici, nel prendersi cura del malato svolge una funzione supportiva e terapeutica attraverso il dialogo, allo scopo di stabilire un’interazione efficace e personalizzata, che miri al soddisfacimento dei bisogni, al recupero dell’autonomia e dell’adattamento allo stress che ogni malattia porta con sé. La presenza dei giornalisti al seminario, coordinato dal presidente dell’Opi, Fausto Sposato, di Michelino Braiotta, dirigente medico presso l’Asp di Cosenza, Elly Sirianni, giornalista in servizio presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Franco Mollo Vice presidente del Circolo della Stampa di Cosenza e del giornalista Francesco Mannarino, ha lo scopo di dare particolare rilevanza all’interazione con i media per dare la possibilità di cercare approcci diversi e meno tecnici ai bisogni dei cittadini.
Riceviamo e pubblichiamo