Nel centrodestra regna ancora la massima confusione. Inutili finora i tanti incontri fra Salvini e Berlusconi nei quali ognuno è rimasto sulle proprie posizioni.
Berlusconi nel riproporre il nome del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e Matteo Salvini nel porre veti su controveti.
Una situazione d’impasse che non tiene in alcun conto la Calabria ed i calabresi che dovrebbero sapere i nomi dei candidati e, soprattutto, i loro programmi elettorali per una regione sempre più allo sbando.
In molti sospettano che il continuo rinviare sia alla fine una strategia per giungere in tempi off – limits a qualche nome completamente nuovo.
Certamente il veto di Salvini in casa Berlusconi dimostra la debolezza ed il ruolo oramai da comparsa che Forza Italia ha, nei fatti, nella coalizione di centrodestra che oramai non può essere più considerata tale ma deve essere menzionata con più esattezza come coalizione sovranista.
Addirittura dei pochi minuti dedicati alla Calabria nell’ultimo incontro tenuto a Palazzo Grazioli tra Salvini e Berlusconi, lo stesso Salvini ha negato che si sia discusso di Calabria per poi essere smentito da Berlusconi.
Ora si parla della prossima settimana dove si dovrebbe tenere l’incontro a tre fra Salvini, Berlusconi e Meloni, per definire una volta per tutte il nome del candidato. Si rinvia, quindi, da settimana a settimana.
Nel frattempo manca poco più di un mese dalla scadenza della presentazione delle liste. E con i tempi che stringono molti professionisti della politica sono impegnati nella ricerca affannosa di una nuova casa politica dove essere ospitati per essere candidati. E circolano in tal senso tante voci.
Ad esempio la potente famiglia Gentile secondo gli ultimi boatosviene data in avvicinamento a Fratelli d’Italia dopo essere stata in procinto di aderire alla Lega e dove, probabilmente, ha trovato qualche porta chiusa.
Operazioni di avvicinamento che si consumano nei salotti romani e che non coinvolgono in alcun modo il territorio che, come tutti sanno, conta oramai meno di zero.
Del resto la Calabria è stata sempre e sempre sarà una colonia romana.
La Redazione