Regionali 2020, il centrodestra in attesa dell’auspicato decisionismo di Berlusconi.
Mentre in Emilia Romagna fervono iniziative su iniziative e la campagna elettorale è in pieno svolgimento in Calabria si continua ad attendere.
A dimostrazione di come la Calabria, ultima Cenerentola del Paese, non conti più assolutamente nulla.
E mentre i big pensano ad altro i politici calabri del centrodestra attendono con sempre maggiore ansia che Silvio Berlusconi possa incontrarsi con Matteo Salvini e far valere le sue ragioni per poter decidere in casa propria scavalcando veti e controveti che indeboliscono non di poco una storia, quella di Forza Italia e del Berlusconismo, che sembra volgere al termine. Anche se in Calabria ancora Forza Italia riesce a mantenere una sua presenza sul territorio.
E Berlusconi dovrebbe in ultima analisi difendere uno dei suoi ultimi fortini locali, se non l’ultimo del tutto.
Nel frattempo le tensioni fra Mara Carfagna ed il fondatore di Forza Italia con una serie di incontri in questo giorni sembrano essersi stemperati allontanando le voci di scissioni e abbandoni invocati più dalla stampa che nella realtà dei fatti.
Verso fine mese si dovrebbe chiudere la partita per la quale circolano i nomi di Mario Occhiuto e del fratello Roberto, di Sergio Abramo e di Caterina Chiaravalloti e i big del centrodestra dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) determinarsi nel scegliere il candidato a Governatore.
Poi rimarrà qualche settimana per confezionare le liste con i candidati. Liste che dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 28 dicembre. Quindi i tempi stringono sempre più.
E la Calabria rimane l’unica Regione fra tutte quella che sono già andate al voto e che andranno al voto nel 2020 dove a ridosso delle elezioni ancora non si è deciso chi candidare.
La Redazione