Ieri sera personale delle Volanti della Questura di Cosenza ha tratto in arresto per atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale R.M. cosentino del 1968 con precedenti penali.
Nel pomeriggio di ieri la donna, stanca delle continue minacce, stanca di essere pedinata dall’uomo che la perseguitava, all’ennesima aggressione ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia telefonando al numero di emergenza 113 e chiedendo l’intervento della Volante.
All’arrivo della pattuglia l’uomo inveiva anche contro i poliziotti.
La donna riferiva agli agenti di vivere dall’estate scorsa un vero e proprio calvario a causa del ossessione dell’uomo: appostamenti, minacce, pedinamenti in tutti i suoi spostamenti, violenze, tutte riconducibili al rifiuto della giovane di iniziare una relazione stabile con un uomo a lei quasi estraneo e conosciuto solo per motivi di lavoro.
L’uomo si invaghiva della povera ed ignara vittima, e non rassegnandosi a dover condividere con la giovane non più di una mera e distaccata amicizia, iniziava dapprima a manifestare gelosia, per poi passare alle minacce ed infine a vere e proprie aggressioni.
Con l’ultima violenza avvenuta ieri nei pressi di un bar del centro cittadino, R.M. veniva tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione dell’A.G.. L’uomo dovrà rispondere dei reati di atti persecutori e resistenza a p.u..
Riceviamo e pubblichiamo