La tanto decantata alleanza fra il Pd ed il Movimento 5 Stelle incontra nel suo cammino verso le regionali, delle quali ancora non si è stabilita neanche la data, sempre più ostacoli. In tanti gli esponenti del Pd che si sono schierati sul fronte del no alla ricandidatura del Governatore Oliverio che attendono con sempre maggiore impazienza su cosa fare e su come avviare una campagna elettorale sempre più vicina. Non si conosce il nome dell’eventuale candidato “civico” a Governatore la cui indicazione spetta la Movimento 5 Stelle e continuano le dichiarazioni a raffica della stragrande maggioranza della folta deputazione calabrese pentastellata, ben 17 parlamentari anche se nessuno in Calabria ne è a conoscenza, che si dicono fortemente contrari a questa innaturale ed ibrida alleanza. Basti ricordare le frasi terribili che il capofila dei parlamentari M5s contro il Pd, il senatore Nicola Morra, ha sempre pronunciato contro lo stesso Pd calabrese che per il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia ha sempre “dato grande lavoro alle Procure calabresi”. Dinanzi a tale situazione di forzato immobilismo quella parte del Pd schierato contro Oliverio inizia a chiedersi quale futuro possa avere una simile alleanza voluta forzatamente da Roma e odiata a livello calabrese. Come potranno sedersi insieme nella campagna elettorale, come potranno partecipare alle stesse manifestazioni politiche, come potrà l’elettorato calabrese digerire una alleanza ancora oggi fortemente non voluta soprattutto dagli attivisti e dalla base pentastellata. In queste condizioni l’esito potrebbe rilevarsi catastrofico e a nulla vale paragonare la Calabria con il possibile esito elettorale dell’Umbria che andrà al voto il prossimo 27 ottobre. Il paragone fra le due realtà non regge assolutamente. La Calabria nel voto amministrativo è sempre stata una Regione particolare con un elettorato abituato al voto amicale, al voto espresso solo attraverso la preferenza con un voto d’opinione che presente nel voto alle politiche e alle Europee si disintegra nelle amministrative. Lo insegna la storia del M5S che alle politiche sbanca e poi alle amministrative scompare. Sbaglia il Governatore Oliverio a non indire le elezioni per il prossimo 15 dicembre, cioè fra due mesi. In un lasso di tempo così breve l’alleanza non potrà che essere raffazzonata alla peggio con tutte le lacune che si porta dietro. Si prospetta una campagna elettorale divisiva e frantumata in mille rivoli che ancora una volta si distinguerà dal resto del Paese. Ma la Calabria è sempre stata questo. Una realtà ben diversa da tutte le altre e non solo politicamente.
Gianfranco Bonofiglio