Quello che sembra stia accadendo nel centrodestra in Calabria potrebbe avere gravi risvolti nazionali e potrebbe rilevarsi, alla fine, un regalo inaspettato al centrosinistra, attualmente in forte affanno. La spaccatura fra la Lega e Forza Italia in Calabria dopo la decisione presa dai big del centrodestra, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, con l’indicazione del candidato che spetta a Forza Italia apre un precedente che potrebbe avere conseguenze nefaste anche nelle altre Regioni chiamate al voto. In tal modo si pone in discussione l’unità stessa del centrodestra. Non si può certo consentire che un partito della coalizione possa porre veti ad un candidato deciso dal partito al quale spetta la scelta della candidatura. Con il precedente del caso Calabria anche Berlusconi potrebbe porre veti sulla candidata leghista della Lega senatrice Lucia Borgonzoni, per la Regione Emilia Romagna così come nella Regione Puglia Forza Italia potrebbe porre in discussione il candidato a Governatore Raffaele Fitto e così via. Altro che unità del centrodestra. In caso di spaccatura è ovvio che il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, correrà comunque per la Presidenza della Regione con il risultato di una palese e forte spaccatura che potrebbe avvantaggiare il Pd e il Movimento 5 Stelle, qualora dovessero trovare un nuovo ed inedito accordo su un candidato “civico”. A tal punto l’ultima parola spetta solo e solamente a Matteo Salvini che dovrà chiaramente dire a Silvio Berlusconi che in Calabria il centrodestra unito non esiste più. Con il conseguente rischio che l’unità auspicata possa divenire un sogno anche nelle altre Regioni. E certamente il centrodestra disunito nel momento politico attuale è un regalo inaspettato per il Movimento 5 Stelle ed il Pd non solo in Calabria ma in tutte le altre Regioni dove si andrà al voto e, fra queste, regioni importanti come la Campania, Emilia Romagna e Toscana.
Redazione