“Penso che se ci fosse un atteggiamento diverso, tipo quello di imporre ai territori qualcosa, ci sarebbe un rigetto. Bisogna rispettare i territori con una vocazione unitaria.” Questa la risposta di Zingaretti alla domanda della Berlinguer, durante la trasmissione “Carta Bianca” sulla possibilità di estendere alle regionali l’accordo PD-M5S.
Dichiarazione contraddittorie, quelle di Zingaretti, se paragonate alle azioni forti e di imposizione utilizzati dai suoi uomini in terra calabra: Stefano Graziano, commissario del PD Regionale e Nicola Oddati, responsabile per il Mezzogiorno del Partito Democratico; quando dichiarano “sempre più fuori dal PD” minacciando espulsioni o mancate candidature a chi non segue linea che favorisce accordo PD-M5S. Queste sono infatti le “pressioni” dei due campani, mandati dal segretario nazionale, rivolte a chi il 27 settembre scorso ha partecipato all’assemblea regionale, svolta al teatro comunale di Catanzaro e promossa da 60 circoli territoriali. Presente all’assemblea anche il Presidente della Regione, Mario Oliverio ed un migliaio di persone tra amministratori ed iscritti. “Non si può più entrare, siamo strapieni” così ci aveva accolto la ragazza che stava alla porta, ma alla fine ci siamo riusciti. Un gruppo di ragazzi fuori il teatro reggeva uno striscione: “Il candidato lo indicano i calabresi, perché dovrà rispondere ai calabresi non a Roma o ad un contratto”
Zingaretti ascolterà veramente i territori?
La Redazione