Che nel Pd e nell’area del centrosinistra si respiri un clima pesante e si registri una serie di divisioni e lacerazioni è fuor di ogni dubbio ed ogni giorno sempre più evidente. Ad intervenire su tale situazione con schiettezza e sincerità i consiglieri regionali Giuseppe Giudicendrea e Michele Mirabello che rappresentano il movimento “Futura Calabria”. ” È sotto gli occhi di tutti lo stato di profonda lacerazione e frammentazione del centrosinistra calabrese in vista delle imminenti elezioni regionali. Il clima di tensione irrespirabile, alimentato da totale incomunicabilità e da iniziative mediatiche e politiche contrapposte all’interno del Partito Democratico, mina alla radice ogni giorno di più quel percorso unitario che, da solo, potrebbe darci la possibilità di competere alle elezioni e stride con il nuovo clima politico inaugurato a livello nazionale – si legge in una nota del Movimento “Futura Calabria” con la nascita del nuovo Governo Conte. D’altro canto, ad un centrodestra che non brilla per coerenza e unità, in cui proliferano visioni a corto raggio e lotte intestine, il centro sinistra anziché rispondere in maniera univoca e ribadire con fermezza la necessità di invertire quell’atavica abitudine calabrese tesa alla discontinuità amministrativa, risponde con divisioni laceranti, dissidi, veleni, colpi bassi ed incontrollabili partigianerie. Avremmo voluto – continuano – che questa fase fosse caratterizzata da una più efficace riflessione sul percorso intrapreso dal centrosinistra in questi anni, per analizzare i risultati, i limiti dell’azione di governo e le motivazioni degli stessi, parlando alla Calabria ed ai calabresi e non a noi stessi. Ci vuole più politica, ci vuole più senso di appartenenza, più realismo, più riformismo e perché no, anche una forte dose di coraggio”. Forte l’invito del Movimento “Futura Calabria” a “riflettere e a fermarsi prima di andare a sbattere consegnando la Calabria ai populisti, agli amici di chi, con l’autonomia differenziata farebbe, ancora di più il male della nostra terra”. Chissà se i maggiorenti del Pd sia a livello calabrese che a livello romano ascolteranno tale appello e chissà se nel centrosinistra si riuscirà a trovare un minimo di unità. Solo il tempo potrà dare una risposta.
Redazione