Torna a Reggio Calabria, venerdì 27 settembre, l’appuntamento con la Notte Europea dei ricercatori. Una festa che si svolgerà in contemporanea, con oltre 200 appuntamenti, in città europee ed italiane. Alle iniziative promosse dai tre Atenei calabresi si aggiungono quelle organizzate dal Planetarium Pythagoras della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che si avvale della collaborazione dell’Università Mediterranea. Obiettivo dell’iniziativa è quello di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto non formale. Nell’accezione comune, fare ricerca sottintende l’utilizzo di laboratori, ma è pur vero che non si può non riconoscere che la scuola è un soggetto permanente di ricerca didattica. Coniugare l’approfondimento delle discipline scientifiche con l’acquisizione di nuove competenze didattiche e metodologiche non è cosa semplice, e se questo non si può ottenere senza l’impegno e la responsabilità della scuola e quella individuale degli insegnanti, il percorso formativo non si può limitare soltanto a quanto sviluppato nelle aule scolastiche e gli studiosi, sempre più auspicano una didattica non formale e suggeriscono di utilizzare la capacità educativa dei Planetari e dei Musei scientifici. In questo contesto il Planetario Pythagoras, nel suo piccolo, è impegnato per diffondere l’innovazione scientifica nella scuola, incrementare la qualità dell’insegnamento ed aumentarne la sensibilità. Il supporto, proposto dal Planetario, al piano dell’offerta formativa delle scuole consente di coniugare l’approfondimento culturale all’interesse per l’astronomia e l’astrofisica, con l’acquisizione di nuove competenze didattiche e metodologiche non disgiunte dall’innovazione tecnologica. Il programma elaborato per l’edizione 2019 ha come titolo: “Il Cielo come laboratorio”, prevede, nella prima parte, gli interventi dei giovani che presenteranno l’esperienza maturata nelle Olimpiadi italiane ed internazionali di Astronomia e nel percorso di “Alternanza scuola lavoro”, successivamente si ragionerà su “Tecnologia ed Ambiente” con particolare riguardo all’inquinamento luminoso e all’utilizzo della tecnologia della termografia con drone che trova impiego in svariati contesti, dal controllo energetico e strutturale di impianti ed edifici, fino alle applicazioni in campo ambientale. Al pubblico presente verranno fornite delle centraline SQM (Sky Quality Meter) con le quali potranno monitorare lo stato dell’inquinamento luminoso nella nostra città. Non possono mancare, nella parte conclusiva del programma, i laboratori dedicati alle stelle ed i telescopi puntati al Cielo per osservarne le bellezze. L’iniziativa ricade all’interno della Terza edizione Festival calabrese dell’Astronomia: “Sulla via dei Greci di Calabria a riveder le stelle – Il cielo come laboratorio di didattica, divulgazione, conservazione, recupero, conoscenza dei valori ambientali, culturali e paesaggistici della Calabria.” Il progetto è stato presentato per la Selezione e il Finanziamento nell’ambito degli interventi della Regione per la valorizzazione del sistema dei Beni Culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria – Annualità 2019 – Tipologia 1.3 – Eventi innovativi non storicizzati.
La Redazione