Cosenza, una città silente dove nessuno si muove contro la sanità che non funziona, contro la disoccupazione dilagante, contro la corruzione che impera, contro il continuo spopolamento dei giovani che vanno via, si risveglia e diviene la capitale del Mezzogiorno e della protesta quando si crea l’occasione per l’ultrasinistra, i centri sociali, i dissidenti ed il variegato mondo della sinistra estrema. E’ il caso del clamore e del trambusto creatosi in occasione della visita di Matteo Salvini, leader della Lega, che sarà a Cosenza domani. Alle 18.00 verrà inaugurata la sede provinciale del partito di Alberto Da Giussano in Piazza XI settembre, alle 18.30 Matteo Salvini sarà al Cinema Morelli, accompagnato dal commissario regionale della Lega in Calabria, il bergamasco Cristian Invernizzi. Sui social sono state raccolte circa 6.000 adesioni per la giornata di domani per un corteo che sfilerà contro Salvini sull’isola pedonale di Corso Mazzini. Ma i momenti di protesta saranno distinti in due giornate.con due manifestazioni. La prima è in programma oggi alle 19.00 in Piazza Valdesi denominata “Facciamoci la Festa”. “Musica, cibo, intrattenimento, reading, performance – scrivono in una nota gli organizzatori – per ribadire che piazze e quartiere sono di chi li vive, ogni giorno. Durante la serata si svolgerà l’iniziativa Un primo agli italiani, ideata da Silverio Tucci e diversi dj si alterneranno dietro la consolle. Previsti anche spettacoli per bambini”. Nella giornata di domani alle 17.00 raduno a Piazza dei Bruzi verso Piazza XI settembre, sino alla nuova sede della Lega. “Una manifestazione viscerale, di tutta la città, pacifica e colorata, aperta e determinata, cui tutti sono invitati. Un corteo animato da musica, colori e ironia. Contro chi vuole, senza fondamento alcuno, seminare un clima di paura, rispondiamo così, con uno sberleffo che tutta Cosenza rivolgerà a Matteo Salvini. Ci sarà un unico striscione, rappresentativo di tutte le anime, che aprirà il corteo e, per questo, crediamo non ci sia bisogno di esporre simboli di natura politica o similari. Protagonista dovrà essere tutta la città, solo la città”.
La Redazione