Fausto Orsomarso è alla sua seconda legislatura da consigliere regionale eletto per la prima volta del 2010 e poi rieletto nel 2014. Ha già annunciato di non volersi più ricandidare per dare spazio e far crescere il partito, Fratelli d’Italia. Vanta un forte rapporto personale con Giorgia Meloni ed è componente dell’Esecutivo Nazionale del partito. Con Fausto Orsomarso discutiamo della situazione politica calabrese e delle prossime elezioni regionali.
1) Siamo a fine legislatura…
Questa legislatura che volge al termine si è caratterizzata soprattutto per un forte dirigismo ed è stata inadeguata alla stagione che stiamo vivendo. Noi come Fratelli d’Italia non siamo mai entrati nelle vicende giudiziarie e non abbiamo mai fatto nostro il giustizialismo tanto caro ad alcuni partiti, ma , riteniamo, comunque che si poteva fare molto di più. Ed un certo modo di fare politica che ritengo superato dai tempi ancora alberga nella cittadella regionale. Basti pensare, per citare un chiaro esempio, su come sono stati gestiti i finanziamenti sui borghi che rappresentano il 72% dei comuni calabresi. Una legge fatta bene asservita alla solita logica. Se sei con me, caro Sindaco, ti finanzio, altrimenti nessun finanziamento. Oliverio in fondo ha poi scontentato tutti, gli assessori non sono stati altro che supplenti del suo dirigismo e da supplenti qualsiasi decisione da assumere era sempre condizionata dal consenso del loro capo.
2) Cosa si può fare per la Calabria…
Solo con la gestione di finanziamenti europei non si salva la Calabria. Hanno, con il tempo, sostituito tutti i finanziamenti nazionali e non sono sufficienti. Per il solo Comune di Fagnano Castello ( che cito ad esempio essendo il mio paese d’origine) si registrano almeno 700 – 800.000 euro di finanziamenti in meno rispetto agli anni passati. Quando, invece, è necessario investire, rimettere in moto l’economia, far ripartire i borghi che devono essere ripopolati per cessare il continuo abbandono da parte di tanti giovani scolarizzati e laureati che continuano ad andarsene. Noi abbiamo ricette diverse, flax tax, investimenti e non la solita ed improduttiva assistenza. La Calabria ha mancato di tutto ciò e Mario Oliverio è stato uno dei pochi Presidenti della Regione Calabria che non ha mai fatto innamorare, neanche per un breve periodo, i calabresi alla sua politica.
3) E sul grande dramma della sanità calabrese…
Quando all’età di 38 anni sono stato eletto per la prima volta in Consiglio Regionale ho trovato una Regione che aveva maturato sulla sanità debiti per 1,3 miliardi di euro. Debiti e criticità figlie delle legislature precedenti. E a pagare il prezzo delle storture del passato con il forte vento dell’antipolitica è stato chi non ha avuto colpa alcuna rispetto a chi negli anni passati vi ha messo le mani. E’ necessario soprattutto agire sul settore della sanità privata accreditata che in Veneto raccoglie il 12 – 15% dell’offerta sanitaria nell’ambito di una complementarietà con il settore pubblico che deve funzionare e non essere deficitario avvantaggiando in tal modo le strutture private accreditate. Questo deve essere l’obiettivo da raggiungere anche in Calabria con una radicale inversione di tendenza che annulli i tanti interessi nascosti che condizionano il settore. Vi sono anche delle incongruenze a livello nazionale che devono essere colmate. Basti pensare ai nuovi Ospedali appaltati ad imprese poi coinvolte in situazioni che ne hanno bloccato il percorso.
4) E sulla lotta alla ‘ndrangheta
La Calabria è un favoloso Eldorado che deve principalmente debellare la sua piaga più grande, la ‘ndrangheta. Lotta che deve mirare soprattutto ad un radicale cambio culturale iniziando dai comportamenti di ognuno di noi. Discutere di legalità, promuovere convegni ed incontri è sempre utile ma gli annunci non bastano più se non seguono i fatti concreti. Del resto si è potuto appurare dalle inchieste giudiziarie che alcune associazioni antimafia addirittura vi speculavano per interessi personali. Spero che “prima o poi la serietà possa tornare di moda” per come afferma spesso l’On. Guido Crosetto.
5) Cosa pensi della possibilità di una alleanza fra Pd e Movimento 5 Stelle…
Tutto il male possibile. Il Pd si è alleato con il partito nato con i “Vaffa”. Si discute di una inedita alleanza anche in Calabria, una ibrida alleanza con coloro i quali auspicavano possibilmente sciagure giudiziarie per il Governatore Oliverio calpestando qualsiasi sacrosanto principio della non colpevolezza sino al terzo grado di giudizio. L’unico atteggiamento sempre rispettoso e lineare è stato ed è quello portato avanti da Fratelli d’Italia e dalla sua leader Giorgia Meloni.
6) Quando pensi che si andrà al voto
Penso che i calabresi abbiano il diritto sacrosanto di sapere quando si andrà al voto e credo che far votare i calabresi a gennaio con una campagna elettorale da tenersi nel periodo natalizio sia una forte mancanza di rispetto nei confronti dei calabresi stessi. La data giusta era quella del 24 novembre considerato che, quando il Governatore Mario Oliverio venne eletto, si votò il 23 novembre 2014. Allungare i tempi è solo allungare una evidente agonia di una maggioranza che non ha più i numeri per governare.
7) E sulle Primarie istituzionali fissate per il prossimo 20 ottobre…
Sulle cosiddette primarie istituzionali mi sono astenuto dal voto quando si è votato in consiglio regionale sul finanziamento delle stesse convinto come sono che chi vuole le primarie deve pagarsele da solo e non deve farle pagare dalle tasche dei calabresi. E’ una legge del 2009 che deve essere abolita e al più presto. Finanche il Pd che delle primarie ne ha fatto il suo cavallo di battaglia è contrario alle Primarie istituzionali.
8) E sul candidato a Governatore della coalizione di centrodestra…
Abbiamo vinto in tutte le regioni nelle quali si è andati al voto, siamo stati allora uniti e dobbiamo rimanere uniti per continuare a vincere. Ci auguriamo che si possa arrivare ad una sintesi comune e condivisa con il contribuo di tutte le forze del centrodestra. Sono certo che nei prossimi giorni si definirà il tutto nel miglior modo possibile per giungere alla meritata vittoria.
9) E sulla decisione della non ricandidatura
Nonostante abbia maturato una buona esperienza su quello che è si può fare e non si può fare in Regione ritengo sia giusto, dopo due legislature, non ricandidarmi anche se rimango a disposizione del mio partito per un contributo da dare per la realizzazione di una nuova Calabria. Una Calabria che possa divenire il “Giardino d’Europa”. Una Calabria che ha grandi potenzialità finora inespresse e che devono essere sfruttate.
10) Ed il suo partito, Fratelli d’Italia…
La Calabria vanta la percentuale di voto più alta d’Italia per il partito guidato brillantemente da Giorgia Meloni ed anche in Calabria il partito è in crescita seguendo il positivo trend nazionale. Tanti sono i consiglieri regionali che vi hanno aderito come in crescita sono le adesioni da parte dei cittadini. Sono certo che alle prossime elezioni regionali Fratelli d’Italia potrà recare un forte contributo per la vittoria del centrodestra con la speranza di eleggere in Consiglio regionale consiglieri che possono portare nuove idee con determinazione e volontà, direi addirittura con “il sangue agli occhi” per realizzarle concretamente consapevoli di dover superare tanti ostacoli, che, sono fiducioso, saranno superati brillantemente.
Gianfranco Bonofiglio