Continua, senza sosta, l’attività del Banco Alimentare Calabria, impegnato a distribuire alimenti a 500 enti assistenziali che si prendono carico di 110 mila poveri nella nostra regione. I volontari, armati di guanti e mascherine, sono al lavoro tutti i giorni per rispondere ai bisogni del territorio nonostante le misure di contenimento messe in atto dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.
“Siamo in una fase delicata, la quarantena forzata alimenta solitudine e paura – dichiara il presidente dell’associazione, Franco Falcone – ed è in crescita anche la povertà. I lavoratori saltuari, le famiglie numerose e monoreddito, i proprietari di piccole attività costretti a chiudere, sono tutti soggetti a rischio a cui non possiamo far mancare il nostro sostegno, soprattutto se hanno in casa bambini e persone anziane”.
L’azienda produttrice di latte Torre di Mezzo, proprio per aiutare le famiglie con minori a carico, ha offerto al Banco Alimentare un ingente quantitativo di latte fresco che i volontari provvederanno a smistare tra gli enti assistenziali e a donare alle persone in difficoltà. “È significativo – continua Falcone – come anche le aziende private stiano rispondendo ai nostri appelli con forte senso di responsabilità e solidarietà. Insieme ce la faremo. Andrà tutto bene se ognuno farà la sua parte”.
Il Banco è di supporto anche a diversi comuni che hanno attivato il COC (Centro Operativo Comunale) per offrire un sostegno strutturato alle fasce più deboli della popolazione.