Maxi esodo al contrario dal nord al sud e nessun controllo

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

L’allarme per la diffusione del coronavirus porta con se una serie di fenomeni che stanno assumendo dimensioni incontrollabili. Fra questi, considerata la chiusura delle scuole, delle Università e di molte aziende in Lombardia ed in Veneto, il fatto che numerosi docenti, studenti universitari e lavoratori calabresi che vivono nelle regioni del Nord hanno deciso di rientrare. Basti pensare ai tantissimi pullman che fanno la spola dalla Calabria verso le regioni del Nord che, strapieni, hanno inaugurato un maxi – esodo al contrario.

Dal Nord verso il Sud con la riproposizione delle immagini tanto significative della stazione delle Autolinee di Cosenza con centinaia e centinaia di giovani e con i familiari ad attenderli. Ma quello che più induce a riflettere che in merito al tale maxi – esodo al contrario almeno fino a domenica sera non si è proceduto ad alcun controllo sia per gli aerei  giunti all’Aeroporto di Lamezia Terme provenienti dagli aeroporti lombardi e veneti e non si proceduto neanche ad alcun controllo nei tanti bus che dalla Lombardia e dal Veneto hanno riportato tanti giovani in Calabria.

Cosa dire in merito a ciò. Non resta che solo pregare. In un contesto del genere e con una mobilità così accentuata è chiaro che il coronavirus ha più possibilità di espandersi. Probabilmente un maggior controllo ed una efficace azione di monitoraggio della mobilità da sospendere per un periodo ragionevole potrebbe ridurre i rischi di diffusione del coronavirus. Ma dal dire al fare vi è di mezzo il mare. Soprattutto nel nostro Paese ed in particolar modo al Sud. E figuriamoci in Calabria.

Redazione

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