Nei saloni di un noto albergo di Rende e con una partecipata conferenza stampa si è celebrato il rito del ritorno sulla scena politica dell’ex Governatore Mario Oliverio che, in realtà, ha ribadito che non si tratta di un ritorno, ma che l’impegno politico non è venuto mai meno. E lo stesso Mario Oliverio ha sgomberato subito il campo di eventuali candidature sia per cariche istituzionali che per cariche di partito.
Conferenza stampa moderata dalla giornalista Donata Marrazzo del “Sole 24 Ore”. “La vicenda del Covid-19 apre scenari inediti, completamente nuovi – ha affermato con la solita determinazione il politico di lungo corso, Mario Oliverio – e certifica che la densità della popolazione e la presenza di un forte inquinamento ambientale ne favoriscono il contagio. Caratteristiche del tutto assenti per la Calabria. E il dover ripensare il rapporto fra uomo e ambiente può significare per la Calabria una grande opportunità di sviluppo e di cambiamento, con un ruolo importante nell’ambito di una politica che possa ricollocare il Mezzogiorno al centro del Paese”. Ed è la Fondazione “Europa – Mezzogiorno – Mediterraneo” lo strumento di dibattito politico, di proposte e di rinnovata progettualità prescelto da Mario Oliverio che ha annunciato per settembre anche l’organizzazione di tavoli tematici sui temi più importanti e fondamentali per riportare il dibattito ed il confronto al centro dell’azione politica impegnandosi nel dare una risposta alla rassegnazione atavica che cresce sempre più. “Non è necessario ed indispensabile avere ruoli istituzionali per fare politica – ha sostenuto Mario Oliverio – la si può fare anche senza ruoli istituzionali, forti delle idee e delle proposte”. Inoltre Mario Oliverio, sollecitato dalle domande dei giornalisti non ha voluto commentare in alcun modo le annunciate dimissioni del consigliere regionale, Pippo Callipo e non è voluto entrare in alcun giudizio di merito sulla nuova giunta regionale. Ha inteso solo annunciare un progetto di azione politica e di proposte con l’intenzione di coinvolgere nuove forze che possano esprimere un vero rinnovamento. Non poteva mancare un riferimento alla sua area politica, quella della sinistra.
“La sinistra deve rivedere il tutto e deve porre il Sud al centro della sua azione politica, con una nuova visione complessiva”. Tanti i temi affrontati come quello dell’identità del territorio, della dimensione e qualità urbana, della rivalutazione dei borghi che saranno temi affrontati nei tavoli tematici. Un ritorno in campo sulla scena politica non dettato d alcuna “strategia di rivalsa” e senza alcuna “ambizione personale”. Solo un contributo al dibattito politico che langue e che risulta assente. Inoltre Mario Oliverio ha anche ribadito di aver osservato in questi ultimi mesi un certosino silenzio nel rispetto delle scelte fatte sul piano nazionale. “Questi mesi mi sono serviti per riflettere. Le guerre, le diatribe non mi sono mai interessate. Le lascio agli altri. Io voglio allargare, unire, fare politica”.
E alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se in questi mesi dopo la rinuncia alla candidatura avesse sentito qualche big del Pd, Mario Oliverio con sincerità ha risposto affermando di non aver sentito nessuno. Ma forse anche per questo Mario Oliverio riscende in campo più motivato che mai per discutere, confrontarsi e ritornare ai tempi in cui la politica poteva attuarsi anche senza avere alcuna poltrona di potere. Mario Oliverio potrebbe ritagliarsi dall’alto della sua lunghissima esperienza il ruolo di padre nobile del Pd e potrebbe, concretamente, avviare un vero rinnovamento che non si può basare solo su l’anagrafe ma deve essere un rinnovamento di metodi e di cultura politica. Quella che in Calabria è oggi completamente assente, ovunque si volga lo sguardo.
Gianfranco Bonofiglio