“Ci ritroviamo ancora una volta, in Calabria, a dover commentare l’arresto di un consigliere regionale al quale la Dda contesta lo scambio elettorale politico mafioso. Domenico Creazzo, Sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e candidato nella lista di Fratelli d’Italia alle elezioni del 26 gennaio, ha passato appena 25 giorni da consigliere regionale prima dell’arresto. Ed è indagato anche il senatore di Forza Italia Marco Siclari, fratello del sindaco di Villa San Giovanni a dicembre coinvolto in un’altra indagine della Procura di Reggio Calabria. Per lui la Dda ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere. Sono notizie che ci fanno schifo e di cui siamo stanchi, sono il cancro che continua perennemente ad avvelenare la Calabria.”
Questo il commento del deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio, che rimarca le responsabilità delle scelte delle candidature della politica regionale.
“Il partito di Giorgia Meloni in pochissimo tempo fa poker di arrestati: dopo Alessandro Nicolò, Giancarlo Pittelli e Roberto Rosso, ora è il turno di Domenico Creazzo. ‘La Calabria merita il meglio’ recitava lo slogan di Fratelli d’Italia neanche un mese fa. Le scelte dei candidati fatte dalla Meloni sembrano andare in tutt’altra direzione. Ed è palese che con un’astensione così alta come quella registrata in Calabria alle scorse elezioni, i voti controllati dalla ‘ndrangheta pesino molto di più. Il risultato del 26 gennaio è così ‘contaminato’ dall’influenza mafiosa, ed in parecchi hanno dato una mano perché tutto ciò sia potuto accadere. Oggi penso che qualcuno si debba pentire di non aver votato, perché chi ne ha tratto vantaggio è evidente.”
Il parlamentare pentastellato è preoccupato anche per le sorti della giunta regionale. “Il partito del Presidente della regione, Forza Italia, conferma le sue difficoltà nello sganciarsi da certe logiche e certi rapporti. Le prime scelte della Santelli sembravano prendere, finalmente, una precisa distanza dalle influenze, sempre allarmanti, della ‘ndrangheta, ma la vera svolta non può venire dalla scelta di un singolo assessore, quando c’è tutto un sistema dietro da dover combattere strenuamente e con gli uomini e le donne giuste. Vedremo – conclude Melicchio – quali saranno i prossimi passi del partito di Berlusconi, sia nella scelta della restante giunta regionale, sia nel voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Siclari. Al momento le risultanze dell’inchiesta Eyphemos non ci fanno affatto pensare ad un cambiamento di passo per la nostra martoriata regione.”
Redazione