Parte anche in Calabria il progetto Write and Tag, un percorso formativo da svolgere insieme agli studenti delle prime classi degli istituti superiori sui temi dell’intolleranza e dell’hate speach. Si tratta di un’azione compresa nell’ambito del Progetto REC (Reti Efficienti per il Contrasto delle discriminazioni) promosso dal GUS Gruppo Umana Solidarietà come ente capofila e che coinvolge dieci regioni italiane: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. In Calabria ad afferrare il testimone del progetto e a coordinare le attività è la Cooperativa Sociale Hermes 4.0 che si occuperà di attivare i corsi formativi presso diverse scuole calabresi, nonché delle attività di animazione territoriale comprese nel progetto.
Le azioni partiranno nella locride, sede di appartenenza della Cooperativa Hermes 4.0 e nello specifico si realizzeranno sin da subito presso l’IPSIA di Siderno e i Licei Mazzini di Locri, mentre è in fase di definizione il calendario presso altre scuole del territorio regionale.
“A partire da sabato 15 febbraio – racconta la presidente della Cooperativa Hermes 4.0, Federica Roccisano – i ragazzi dell’IPSIA di Siderno e dei Licei Mazzini di Locri, saranno coinvolti in attività di educazione non formale che porteranno all’elaborazione di uno story board e alla creazione di piccoli spot contro il razzismo e la violenza fisica e verbale, grazie alla sensibilità dei dirigenti scolastici che non hanno esitato ad aderire al nostro progetto. Attraverso il nostro percorso, intendiamo stimolare le studentesse e gli studenti nella riflessione sull’uso della comunicazione come strumento per veicolare messaggi di inclusione, attraverso un lessico condiviso, che contrasti gli stereotipi e ogni forma di hate speech.
Parallelamente alle attività interne alle aule scolastiche, inoltre, prevediamo nei prossimi mesi, la realizzazione di diversi incontri di sensibilizzazione aperti sia alle fasce di età ancora più giovani, quali gli allievi delle scuole medie, che specificatamente mirati alla cittadinanza. Per noi, infatti, è estremamente importante coinvolgere i cittadini di tutte le comunità che accetteranno le proposte di co-realizzazione delle attività progettuali, in laboratori di narrazione, momenti informativi open door, contest musicali e altre azioni che pongano l’attenzione sull’hate speach e sulla necessità di diffondere modelli di comunicazione positiva in opposizione alla violenza verbale e ad ogni forma di intolleranza dilaganti nelle piazze reali e virtuali.”
Riceviamo e pubblichiamo