Le risorse programmate dal Governo a favore della Calabria per infrastrutture di trasporto, con la delibera CIPE n. 36 del 2019, sono un risultato per il quale la Regione Calabria ha svolto un lavoro lungo e costante negli ultimi cinque anni.
Con riferimento alle dichiarazioni della senatrice Vono comparse nei giorni scorsi sulla stampa, corre l‘obbligo di precisare che la delibera CIPE pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 gennaio 2020, è stata assunta dal CIPE il 24 luglio 2019. La delibera approva un aggiornamento del contratto di programma 2016 – 2020 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ANAS Spa.
Non si tratta, dunque, di risorse e interventi nuovi, ma di un aggiornamento del programma già in atto e per l’elaborazione del quale la Regione Calabria si è fatta negli scorsi anni promotrice delle istanze del territorio, stimolando tanto il MIT quanto ANAS e ottenendo incrementi di risorse, accelerazione dei processi e ascolto delle esigenze dei calabresi.
Nel programma aggiornato della delibera CIPE n. 36 del luglio 2019, per come concordato con la Regione Calabria, sono state inserite le risorse per completare la progettazione del tratto della S.S. 106 Jonica tra Simeri Crichi (Catanzaro) e Passovecchio (Crotone). Anche questo progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Oliverio, che ha sottoscritto il 9 maggio 2018 con l’amministratore delegato di Anas dell’epoca Gianni Vittorio Armani un protocollo d’intesa finalizzato alla predisposizione dello studio di fattibilità tecnico-economica del nuovo tracciato. Basterebbe controllare lo storico di qualsiasi rassegna stampa per ristabilire la verità dei fatti. Proprio la disponibilità di questo studio ha consentito l’aggiornamento del contratto di programma tra il Mit e l’Anas per il completamento della progettazione. Piuttosto che far intendere che siano arrivate nuove risorse per la Calabria sarebbe opportuno che la sen. Vono assumesse iniziative concrete per incalzare Ministro e Anas, visto che il programma di tre miliardi riguarda la programmazione 2016-2020, per passare finalmente all’apertura dei cantieri ed accelerare e completare le procedure propedeutiche alla concreta realizzazione delle opere. È questo un serio problema che Parlamento e Governo nazionale sono chiamati ad affrontare per consentire la realizzazione delle opere pubbliche in tempi certi, o comunque ragionevoli, tra il momento che vengono decise e programmate e quello della realizzazione delle stesse.