Sembra avvicinarsi la fine del commissariamento della Lega in Calabria in vigore dal 15 maggio 2019, cioè da quando ufficialmente il deputato bergamasco Cristian Invernizzi è stato mandato dal profondo nord nel profondo Sud per gestire il partito e soprattutto per gestire le elezioni regionali.
Ma non sembra che il risultato ottenuto dalla Lega, seppur con un dignitoso 12,2%, abbia soddisfatto del tutto le attese di Via Bellerio. Soprattutto perché oltre la metà dei 94.500 voti presi dalla Lega in Calabria sono stati presi dal solo simbolo mentre la somma delle preferenze dei candidati si aggirano all’incirca alla rimanente metà. Addirittura nelle circoscrizione Nord, cioè la provincia di Cosenza su 40.708 voti di lista i candidati hanno preso 19.713 preferenze, meno della metà.
Per non parlare della disfatta di Cosenza città, commissariata ad interim dal Commissario regionale, Cristian Invernizzi, dove la Lega ha preso il 6,1%, esattamente la metà del dato regionale. E anche a Cosenza città i voti al simbolo sono la metà delle preferenze molto esigue prese dai candidati. E’ indubbio che i candidati si siano dimostrati molto deboli e che comunque il voto al simbolo ha consentito l’elezione di ben quattro consiglieri regionali. Il tutto è una responsabilità del Commissario Invernizzi che potrebbe, a tal punto, essere invitato a ritornare nella sua amata Bergamo.
Redazione