Il movimentismo frenetico di Matteo Salvini è oramai noto a tutti. Non vi è trasmissione televisiva, video sui social, giornale che non parli di lui. Ed anche per la Calabria dimostra la sua frenesia. Infatti ha già manifestato la sua impazienza nel voler che la giunta sia nominata nel minor tempo possibile. Pensando addirittura di chiedere tre candidati con deleghe pesanti, agricoltura, attività produttive e turismo. E nella Lega vale anche una regola interna che è quella che i consiglieri regionali, in caso di nomina da assessori, devono dimettersi e far entrare il primo dei non eletti. Non è dato sapere se questa norma sarà applicata anche in Calabria e se vi sarà qualcuno fra i quattro consiglieri regionali neoeletti disposto a dimettersi da consigliere per fare l’assessore.
Il consigliere Mancuso eletto nella circoscrizione Centro ha già manifestato il desiderio di rimanere consigliere. Sarà interessante sapere cosa dirà in merito il neo consigliere regionale Pietro Molinaro, assessore regionale all’agricoltura in “pectore”. Inoltre circola anche voce che il Sindaco di Catanzaro che sembra aver virato verso la Lega potrebbe addirittura ambire al ruolo di coordinatore regionale, qualora Matteo Salvini ritenga di far cessare il commissariamento regionale affidato al deputato bergamasco Cristian Invernizzi concedendo allo stesso l’auspicato e sospirato ritorno e non solo da lui nelle sue valli bergamasche dove da anni ed ancora oggi si può dire che i calabresi non godano di grandissima stima. Speriamo che Cristian Invernizzi che un tempo sfoggiava le magliette contro i “terun” calabresi, oggi che li ha conosciuti, abbia almeno cambiato idea sugli stessi.
Vedremo ora cosa accadrà sia nell’atteso rimpasto e nella eventuale soluzione della crisi del Comune capoluogo e sia nella composizione della giunta regionale che affiancherà il lavoro della Governatrice Jole Santelli e che sarà prevalentemente, per come affermato dalla stessa Santelli, di chiara impostazione politica.
Redazione