Con l’approvazione della manovra di bilancio 2020 ci sono alcune novità che riguardano il settore agricolo. Infatti viene introdotta la “Nuova IMU” che sostituisce nell’ordinamento tributario l’IMU e la TASI e diventerà – spiega Coldiretti -quindi un unico tributo. Le norme in vigore sino al 31 dicembre scorso prevedevano che, ai fini IMU, i fabbricati rurali strumentali fossero esenti (articolo 1, comma 708, legge 27 dicembre 2013 n. 147). Ai fini TASI, tali immobili scontavano una tassazione pari all’1 per mille della base imponibile (articolo 1, comma 678, legge 27 dicembre 2013 n. 147). Le basi imponibili IMU e TASI coincidevano.
La “Nuova IMU” ha unificato le precedenti disposizioni, prevedendo una tassazione pari al 0,1 per cento dei fabbricati rurali strumentali. Chi dovrà decidere e assumere le conseguenti deliberazioni – aggiunge Coldiretti Calabria – saranno i comuni.
A tal proposito – chiarisce – diversi comuni nella nostra Regione avevano in precedenza, deliberato l’esenzione dalla TASI degli immobili strumentali all’attività agricola e questo senza dubbio è stato un fatto positivo perché è stato riconosciuto di fatto l’importante ruolo dell’agricoltura e delle aziende agricole che vivono in aree rurali e molto spesso non hanno a disposizione i servizi e anzi a questi (vedi ad esempio illuminazione pubblica e manutenzione strade) provvedono in autonomia. Coldiretti chiede ai sindaci di tenere in considerazione il ruolo sociale, economico e occupazionale dell’agricoltura e azzerare la “Nuova Imu” perché questo, sarebbe un bel segnale di attenzione alle aree rurali e agli agricoltori che sono sentinelle del territorio e svolgono un servizio per il benessere della collettività in una fase difficile per l’agricoltura. Coldiretti si rende disponibile ad incontrare le amministrazioni comunali.
Riceviamo e pubblichiamo