Non sarà facile per la neoPresidente della giunta regionale, Jole Santelli, poter governare una regione difficile come la Calabria e non sarà facile neanche tenere a bada le richieste degli alleati, in primis la Lega, che con i suoi quattro consiglieri e con il suo 12,3% chiede addirittura ben tre assessorati di peso, Agricoltura, attività produttive e turismo. E non basta, la Lega annuncia anche la necessità di un tagliando dopo i primi due anni di legislatura. Quindi la Lega si identifica già da subito come il partito – guida della Calabria, il partito che impone le proprie scelte per come ha già fatto imponendo il veto a Forza Italia che ha impedito al Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di potersi candidare a Governatore della Calabria. Veto che poi ha condotto Silvio Berlusconi a scegliere Jole Santelli. Infatti non è sfuggito a nessuno che mentre tutto il centrodestra era compatto e presente nel quartier generale di Jole Santelli a raccogliere i dati elettorali la Lega era chiusa nella propria segreteria regionale proprio per rimarcare la distanza. Ma la Calabria è divenuta oggi un laboratorio politico nel quale sperimentare un campo moderato che possa arginare la forza dirompente dei sovranisti che in Calabria, sommando i voti della Lega e di Fratelli d’Italia, il 23%, non ha sfondato come altrove ( In Emilia Romagna Lega e FdI superano il 40%). Basti solo pensare che Forza Italia in Emilia Romagna ha preso un ridicolo 2,5% mentre in Calabria con il 12,4% è il primo partito della coalizione del centrodestra. Potrebbe essere questa l’occasione per riportare la Calabria al centro dell’attenzione nazionale. Sommando i voti di Forza Italia, di Santelli Presidente, della Lista “Casa delle Libertà” e dell’Udc si raggiunge il 34%. Una percentuale di voti “moderati” sui quali costruire un “modello” politico che potrebbe essere sperimentato in futuro ed esportato fuori dai confini calabresi. Lo stesso Silvio Berlusconi ha esaltato il risultato calabrese e non per nulla erano presenti al momento della raccolta dei dati il vicepresidente del partito, Antonio Tajani, e la compagna di Berlusconi, Francesca Pascale, che non ha mai lesinato pesanti critiche verso Matteo Salvini.
Archiviate le elezioni, la Lega chiede ben tre assessorati “pesanti”
Redazione