La legge elettorale che disciplina la formazione del consiglio regionale in Calabria, presenta, sotto molti aspetti, diverse lacune che meritano alcuni approfondimenti. Coloro i quali sono andati a votare ed hanno espresso un voto valido per l’elezione del presidente sono stati 813.355, il 44,3% degli aventi diritto al voto. Ebbene fra questi ben 59.796 hanno votato per il candidato del Movimento 5 Stelle, Francesco Aiello, il 7,35% e 58.700 elettori hanno votato per Carlo Tansi, candidato civico, che ha ottenuto il 7,22%. Ambedue non avendo superato di poco la soglia dell’8% non hanno ottenuto alcun seggio. Significa che il voto di ben 118.496 calabresi su 813.355, il 14,57%, è stato praticamente nullo. Una percentuale altissima.
In nessuna Regione d’Italia esiste una tale barbarie giuridica, in nessuna democrazia si dovrebbe consentire che quasi il 15% dell’elettorato rimanga senza rappresentanza. La soglia dell’8% è troppo alta. In tal modo mai nessuno potrà competere contro le corazzate del centrosinistra e del centrodestra che, a fase alterna, cinque anni per ciascuno, governano la Regione. Una legge folle che solo in Calabria si poteva concepire, anche se la stessa mira a distruggere la possibilità di far sorgere nuove formazioni politiche. E se a questo si aggiunge che oramai la maggioranza dell’elettorato non si reca più alle urne si configurano le condizioni per una democrazia completamente bloccata.
Ed anche sulle preferenze si registrano situazioni assurde. Candidati con 7 – 8.000 voti che rimangono fuori e candidati come Marcello Anastasi che con soli 1.072 voti entra in Consiglio regionale. Di seguito si pubblica l’elenco dei 30 consiglieri regionali in ordine di preferenze. Si va dal più votato in assoluto, Nicola Irto, con 12.568 voti, all’eletto con meno voti, per l’appunto il già citato Marcello Anastasi con 1.072 voti. Evidentemente qualcosa non quadra, certamente una legge che deve essere rivista. Ci si augura che in questa undicesima legislatura che sarà guidata dalla Governatrice Jole Santelli si possa porre rimedio ad una legge con evidenti lacune e si possa concepire una nuova legge elettorale che garantisca una maggiore ed una reale democrazia rappresentativa.
12.568 Irto Nicola (Pd Rc)
12.053 Gallo Gianluca (FI Cs)
10.281 Esposito Sinibaldo (CdL Cz)
8.649 Arruzzolo Giovanni (FI Rc)
8.110 Morrone Luca (FdI Cs)
8.033 Creazzo Domenico (FdI Rc)
8.009 Tallini Domenico (FI Cz)
7.521Bevacqua Mimmo (Pd Cs)
7.454 Aieta Giuseppe (Dp Cs)
7.378 Neri Giuseppe (FdI Rc)
6.456 Mancuso Filippo (Lega Cz)
6.449 Giannetta Domenico (FI Rc)
6.263 Guccione Carlo (Pd Cs)
6.058 Paris Nicola (Udc Cz)
6.045 Notarangelo Libero (Pd Cz)
6.043 Sculco Flora (Dp Cz)
5.775 Caputo Pierluigi (Sant. Cs)
5.613 Molinaro Pietro (Lega Cs)
5.351 Tassone Luigi (Pd Cz)
5.024 Pitaro Vito (Sant. Cz)
4.877 Graziano Giuseppe (Udc Cs)
4.752 Di Natale Graziano (Resto Cs)
4.708 Raso Pietro (Lega Cz)
4.222 Crino’ Giacimo (CdL Rc)
4.160 Pietropaolo Filippo (FdI Cz)
3.782 De Caprio Antonio (FI Cs)
3.717 Pitaro Francesco (Resto Cz)
2.288 Minasi Clotilde (Lega Rc)
1.072 Anastasi Marcello (Resto Rc)
Redazione