Lo stanziamento lo prevede il ‘Piano di bonifica da amianto’, previsto nel secondo Addendum al Piano operativo ‘Ambiente’ approvato dal Cipe nel 2016 e adottato adesso con un provvedimento dalla Direzione generale competente del ministero dell’Ambiente.
Nel piano, sono individuati i soggetti beneficiari delle risorse (Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano) e le modalità di trasferimento.
I soggetti beneficiari individuano, a loro volta, gli interventi da finanziare e ne curano la gestione, il controllo e il monitoraggio sulla realizzazione.
Il ministero dell’Ambiente si impegna a garantire che le Regioni e le Province autonome ricevano tutte le informazioni pertinenti per l’attuazione degli interventi, in particolare le istruzioni sulle modalità per la corretta gestione, verifica e rendicontazione delle spese, attraverso anche la condivisione di quanto previsto dal Sistema di gestione e controllo del Piano operativo ‘Ambiente’.
Tutti gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
I 385 milioni di euro sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione.
Alla Regione Sicilia sono stati assegnati i finanziamenti più corposi: 107 milioni di euro. In seconda posizione la Puglia, con 74 milioni di euro, e la Calabria, con 43 milioni di euro.
Fonte: Dire