La continua evoluzione dei modelli di insegnamento che si misurano da una parte con la crescente multiculturalità che struttura il sistema scolastico attuale e dall’altra per i nuovi mezzi a disposizione capaci di favorire una migliore possibilità di inclusione scolastica e conseguente successo, pongono la Regione Calabria di fronte all’esigenza di doversi dotare di uno strumento legislativo capace di saper cogliere le trasformazioni in atto nel mondo della scuola e nella società.
Uno strumento di più ampio respiro che tenga conto delle diverse esigenze poste da tutte le parti in campo, che guardi ai problemi segnalati dagli insegnanti così come alle richieste ed aspettative degli studenti e del territorio.
Lo strumento legislativo vigente difatti – l. r. n.27 del 1985 (Norme per l’attuazione del diritto allo studio) – nonostante conservi un impianto in buona parte tutt’ora valido – segna comunque i suoi limiti potremmo dire – naturali- atteso che quasi a trent’anni fa dobbiamo datare la sua formulazione e successiva approvazione. Va da sé, che questo – per quanto sopra detto – pone dei limiti nel saper recepire tutte quelle istanze e novità che il mondo della scuola, della tecnologia e anche del lavoro oggi pongono.
E ancora, spesso la legge tutt’ora vigente (n.27 del 1985) risente di troppe commissioni e strumenti che appesantiscono un modello di scuola che oggi si misura sulla sua capacità di sapersi invece posizionare dentro uno scenario più ampio e mutevole. In questi ultimi cinque anni la Regione Calabria ha svolto i primi passi verso un nuovo Diritto allo Studio, investendo risorse che hanno garantito la borsa di studio a tutti gli aventi diritto.
Questo investimento ha permesso a tanti di rimanere a studiare nei nostri Atenei e ha reso la scelta di studiare in altre università fuori dai confini regionali una scelta libera, non una necessità. È dunque oggi importante continuare ad investire: dopo gli sforzi fatti dal Presidente Oliverio, dobbiamo provvedere a che i fondi diventino strutturali, con una programmazione precisa e dettagliata della prossima Regione Calabria. Tutto questo deve essere accompagnato da una discussione in campo nazionale con il Governo e il sistema universitario nazionale.
Inoltre, è importantissimo che venga recepito l’appello del Rettore dell’UniCal Nicola Leone che, insieme al Senato Accademico, chiede che la Regione Calabria continui ad essere vicina ai suoi Atenei.
Il mio impegno sarà nella direzione di presentare al nuovo consiglio regionale una proposta di legge regionale per il Diritto allo Studio che dovrà avere otto punti principali, che sottoporrò agli studenti, professori e sistema scolastico – universitario nelle prossime giornate: • il diritto allo studio e alla conoscenza permanente; • il diritto allo studio come bene pubblico; • il divieto di sospensione per morosità del servizio mensa a favore di tutti i ragazzi in obbligo scolastico; • gratuità o semigratuita dei libri di testo e agevolazioni per i servizi di trasporto; • l’estensione dei benefici di cui sopra ai bambini e ragazzi di ogni etnia, nazionalità o religione – presenti sul nostro territorio regionale; • l’educazione informale; • l’unità regionale di psicologia scolastica; • l’unità regionale di pedagogia e formazione del personale della scuola.
Riceviamo e pubblichiamo
Luigi Guglielmelli