La gestione della Lega da parte del commissario bergamasco, il deputato Cristian Invernizzi, non poteva essere peggiore di quella che è stata. Una esperienza drammatica, da dimenticare, da cancellare.
Il deputato bergamasco dal cui curriculum politico non si evince nulla ha saputo distruggere le speranze di chi nella Lega aveva intravisto, dimenticando e perdonando il passato antimeridionalista del quale lo stesso Invernizzi da puro bossiano è stato un accanito sostenitore senza mai chiedere scusa ai meridionali di quanto ha affermato per anni ed anni, una novità politica per avviare un vero processo di rinnovamento e cambiamento rispetto ad una classe politica corrotta e inquinata che ha distrutto la Calabria.
Invece, il deputato bergamasco è riuscito a trasformare tale speranza in una grande e cocente delusione. Infatti nessun spazio a giovani emergenti, nessun spazio a coloro i quali avevano creduto nella Lega in tempi non sospetti e quando nella Lega non voleva entrare nessuno e fra questi, tanti e tanti candidati alle regionali dell’ultima ora, saliti per opportunismo sul carro o, in questo caso, sul “carroccio” del vincitore.
Un regalo, quello di Cristian Invernizzi, che rimarrà indelebile nel cuore di chi ha creduto nella Lega e che invece, ricredendosi, ha oggi compreso che la Lega altro non è che uguale agli altri partiti. Con gli stessi ragionamenti, con eguali comportamenti.
Indubbiamente oggi la Lega è con il vento in poppa e i sondaggi certificano il suo successo ma certamente in Calabria doveva essere strumento di cambiamento e di rinnovamento, quello vero, non quello sbandierato come fanno tutti, non quello del solito politichese. Ma tant’è.
Redazione