Le inchieste sulle infiltrazioni fra il mondo della politica e la ‘ndrangheta oramai non si contano più. Il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, in una interessante intervista rilasciata su “La Stampa” non ha esitato ad affermare che “oramai certa politica non si vergogna più di avere rapporti con la ‘ndrangheta”. Considerando anche le ultime vicende accadute addirittura in Val d’Aosta dove, in seguito ad una indagine, il Presidente della Regione ha rassegnato le proprie dimissioni. Inoltre Federico Cafiero de Raho ha anche ammesso che tale fenomeno in forte espansione non suscita l’interesse che dovrebbe, invece, suscitare e che non vi è, evidentemente, la volontà di agire. Analisi lucida e veritiera da parte del Procuratore Nazionale Antimafia verso quel modello vincente che ha condotto la ‘ndrangheta ad essere l’organizzazione criminale più potente non solo in Italia, ma in tutto il pianeta. L’infiltrazione con la politica, la corruzione, l’attenzione verso il mondo della politica con la trasmissione di pacchetti di voti e del consenso si è rilevata essere l’arma vincente per una crescita invasiva che oramai interessa ogni parte d’Italia. La ‘ndrangheta è un fenomeno criminale nato in Calabria ma oggi è capillarmente diffuso in tutta la nazione ed è infiltrata ed operativa soprattutto nelle ricche ed opulente regioni del Nord che continuano a sottovalutarne la portata. La vera capitale operativa è da tempo Milano, con il ruolo di capitale finanziaria e città Europea. I centri decisionali operano ancora in Calabria con le storiche famiglie di riferimento ma le nuove generazioni da professionisti ed imprenditori gestendo capitali immensi hanno conquistato ruoli preminenti nell’economia delle regioni del nord. Tale forza economica gli consente di addentrarsi sempre più in un mondo politico sempre più disposto al compromesso pur di giungere alle agognate poltrone del potere. Un meccanismo infernale che in una società sempre più corrotta sarà sempre più difficile combattere.
Redazione