Il leader della Lega continua a sostenere che entro il prossimo sabato si deciderà il nome del candidato del centrodestra in Calabria.
“Aspettiamo che gli alleati facciano una scelta, noi siamo a disposizione. Speriamo di fare – ha sostenuto Salvini – una bella scelta di cambiamento e di futuro anche in Calabria.
È una terra che merita tanto. A me va bene qualsiasi nome che guardi al futuro. Non poniamo veti, però i calabresi, come tutti gli italiani, vogliono guardare avanti, non indietro”. Sul fatto che la Lega non ponga veti è chiaro ed evidente che si tratta di una enorme bugia.
Tutti sanno che sui nomi dei fratelli Mario e Roberto Occhiuto il veto è stato posto e si è dimostrato anche invalicabile. Probabilmente Salvini intende dire da oggi in poi non si porranno veti ma, intanto, pone in risalto la speranza che sia una scelta di cambiamento e di futuro.
Quindi, in realtà l’ennesimo veto verso la deputata Jole Santelli che essendo alla sua quinta legislatura consecutiva, quindi da ben 18 anni alla Camera, probabilmente per Salvini non rappresenterà pienamente l’esigenza di futuro. Il gioco è chiarissimo. Il tempo passa ed il 28 dicembre, data ultima per la presentazione delle liste si avvicina.
È palese che Salvini fra una dichiarazione e l’altra, spesso anche contraddittorie, mira a far passare il tempo per poi imporre a Berlusconi che oramai considera alla stregua del proprio cameriere e del quale non nutre più alcuna considerazione il nome che lo stesso Salvini ha in mente da tempo.
Un gioco politico sulla pelle di Forza Italia che per Salvini è oramai un peso insopportabile da far sparire dalla scena politica con un centrodestra che di centro non ha più nulla, sostituito da una destra sovranista che oramai, sul piano nazionale, fra Lega e Fratelli d’Italia gode di ottima salute sul piano del consenso elettorale. Distruggere l’ultimo fortino di Forza Italia rappresentato dalla Calabria è per Matteo Salvini un gioco da ragazzi.
Temporeggiare all’infinito per arrivare ad un nome a pochi giorni dalla presentazione delle liste e, nel contempo, sminuire la scelta del Sindaco Mario Occhiuto di candidarsi da solo con delle liste civiche definendo una vera e propria divisione del centrodestra “una piccola bega locale”.
Matteo Salvini è distante mille miglia dalle dinamiche elettorali della Calabria e nella continua sottovalutazione di quanto egli stesso ha determinato e con tanti candidati e divisioni in atto ciò che poteva essere una vittoria certa potrebbe rilevarsi, invece, una sorpresa poco piacevole.
La Redazione
[the_ad id=”6862″]