Il Leader della Lega si dice fiducioso che entro il prossimo sabato si deciderà il nome del candidato del centrodestra, evidentemente dimenticando che, di settimana a settimana, il prossimo 28 dicembre scadrà il termine per presentare le liste. E non solo, Salvini ha anche affermato che entro sabato il centrodestra chiuderà unitariamente i nomi di tutte le regioni che andranno al voto. Poi se qualche Regione avesse bisogno di una settimana in più non sarebbe un dramma”. Quindi Salvini continua ad equiparare la Campania, la Toscana, la Puglia e le Marche dove si voterà a giugno 2020 alla Calabria. E non è detto che la scelta continui a slittare ancora. Infine Matteo Salvini, in riferimento alla Calabria, ha anche sostenuto che “il clima nel centrodestra è assolutamente positivo. Ci sono alcuni litigi locali ampiamente superabili”. Quindi per Salvini il veto posto a Mario Occhiuto con la conseguente decisione dello stesso di correre da solo sarebbe un semplice “litigio locale ampiamente superabile”. Una sottovalutazione incredibile di quello che potrebbe, invece, scaturire, dalla candidatura di Mario Occhiuto, che, inevitabilmente potrebbe indebolire il candidato del centrodestra, trasformando una vittoria certa in una vittoria tutta da verificare. Salvini non conosce la Calabria e le sue dinamiche politiche e potrebbe avere, nonostante la sua granitica sicurezza, una bella sorpresa. Intanto il Sindaco di Cosenza è passato alla fase delle raccolte delle firme per le liste, almeno cinque, che lo affiancheranno nella battaglia elettorale. “Sono in campo, già da tempo, con un progetto inclusivo, aperto ai movimenti e alle forze civiche. Al mio progetto avevano, tra gli altri, aderito Forza Italia e l’Udc, ma io adesso resto in campo comunque – afferma Mario Occhiuto – con la mia proposta politica, incentrata sui temi della rivoluzione ecologica, un’azione di sistema sugli investimenti produttivi, la valorizzazione delle risorse locali con un orientamento creativo, che faccia funzionare le cose. Io sono stato investito della candidatura per il lavoro di concretezza fatto nella città di Cosenza oggi riconosciuto anche a livello nazionale”. “Già da tempo lavoravamo alla composizione delle liste e adesso siamo partiti con la raccolta delle firme. Non sarebbe accettabile che io mi ritirassi per un diktat di forze politiche nazionali, – conclude Mario Occhiuto – è un’azione di prevaricazione che io non posso davvero accettare”.
Redazione