Ad un mese esatto dalla scadenza della presentazione delle liste qualcosa inizia a schiarirsi nella fitta nebulosa della politica calabrese. Sembra essere definitiva la decisione del Movimento 5 Stelle di correre alle regionali del prossimo 26 gennaio da solo e senza alcuna alleanza con il Pd. Dovrebbe, quindi, chiudersi definitivamente qualsiasi spiraglio di incontro e di confronto con tutti coloro i quali, soprattutto i dirigenti nazionali del Pd, che speravano e volevano ancora insistere per giungere ad un accordo con il Movimento dei grillini. E la decisione definitiva dei pentastellati è scaturita dall’atteso e finalmente concretizzato incontro tra i numerosi parlamentari calabresi ed il capo politico , Luigi Di Maio. Nel frattempo il coordinatore regionale per l’appuntamento elettorale del 26 gennaio, l’On. Paolo Parentela, che prima si era dimesso dall’incarico e poi ha annullato le proprie dimissioni, è al lavoro per comporre le liste possibilmente ricercando personaggi impegnati della società civile. Rimane in pole position come candidato a Governatore il docente Unical, Francesco Aiello, che ancora non ha sciolto le riserve. Rimane ora il cerino in mano al Pd che non potendo più sperare all’alleanza con il M5S sarà costretto ad individuare un candidato a Governatore. Uno stallo politico, quello del Pd, che potrà determinarne un forte tracollo elettorale. Del resto la gestione romana e commissariale fortemente fallimentare comincia a dare i risultati catastrofici che non potevano essere altrimenti considerando che sia il Commissario, l’On. Stefano Graziano, che i maggiorenti romani hanno contribuito a peggiorare non essendo assolutamente in grado di comprendere le difficili dinamiche politiche di un territorio complicato come quello calabrese.
Redazione