Mentre addirittura nel Consiglio federale della Lega in Via Bellerio a Milano, fra i vari punti affrontati, si è discusso anche della candidatura in Calabria del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che spetta a Forza Italia ribadendo il veto della lega e calpestando ogni diritto di autonomia del partito al quale spetta la candidatura con l’anomalia e l’assurdità di un consiglio Federale di un partito che entra a gamba tesa nelle decisioni che spettano ad altro il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, rivolgendosi al leader della Lega, Matteo Salvini, gli chiede di evitare spaccature e divisioni nel centrodestra che potrebbero compromettere il risultato. “Chiedo a Salvini – afferma Vittorio Sgarbi – di ascoltare le considerazioni del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Tallini che chiede il rispetto degli accordi nazionali sulla designazione del candidato, che nel caso della Calabria è stata riconosciuta a Forza Italia”. Inoltre Vittorio Sgarbi invita la Lega “a non farsi condizionare, assumendo un atteggiamento grillino, dall’azione della magistratura, considerato che la procedura di dissesto finanziario del Comune di Cosenza è da ricondurre a scelte amministrative delle precedenti amministrazioni”. “Mario Occhiuto rappresenta il candidato migliore, per esperienza e risultati conclamati, che la coalizione possa presentare. Non sarebbe auspicabile che il centrodestra destra – conclude Vittorio Sgarbi – si presentasse alle elezioni regionali spaccata”. Vittorio Sgarbi, del resto, esprime una posizione che nei giorni scorsi in una seguita intervista radiofonica su RPL (Radio Padania Libera), la Radio dove lo stesso Matteo Salvini da giovane fu impegnato da giornalista, è stata espressa dal Prof. Paolo Becchi, eminente studioso e scrittore oltre che ideologo della Lega, che invitava Matteo Salvini a riflettere e a non creare le condizioni di una divisione del centrodestra che potrebbe comprometterne la vittoria. “Non è solo il risultato dell’Emilia Romagna che pesa- ha sottolineato il Prof. Becchi rivolgendosi a Matteo Salvini- ma anche quello della Calabria”.
Redazione