I Carabinieri della Compagnia di Taurianova deferiscono all’autorità giudiziaria 12 persone per abuso edilizio e sequestrano di diverse costruzioni.
Nei giorni scorsi, l’importante intervento è stato svolto nei Comuni di Varapodio, Terranova S.P., Molochio, Polistena e San Giorgio Morgeto, dalle locali Stazioni Carabinieri in collaborazione con gli uffici tecnici comunali competenti, con lo scopo di impedire la costruzione di strutture già iniziate senza le autorizzazioni previste dalla legge e verificare il rispetto della normativa per quelle già realizzate.
Questa prima attività, nel giro di pochi giorni, ha portato a segnalare, dai carabinieri di Taurianova, all’autorità giudiziaria e amministrativa ben 12 persone, che avevano iniziato o già realizzato opere di abuso edilizio senza aver richiesto e ottenuto le obbligatorie autorizzazioni, con il conseguente sequestro dei relativi manufatti.
Tra gli illeciti penali e amministrativi più rilevanti, a San Giorgio Morgeto, un 40enne ha iniziato la costruzione di una intera abitazione a più piani in totale autonomia, nei pressi di una strada secondaria di passaggio comune, senza richiedere alcun permesso a costruire.
Sempre a San Giorgio Morgeto i carabinieri hanno individuato un intero edificio a tre piani, già concluso, abitato e affittato, che però, si è scoperto, era stato realizzato nel corso del tempo senza le obbligatorie comunicazioni, verifiche e permessi.
A Terranova Sappo Minulio, i carabinieri di Molochio hanno invece individuato due nuovi capannoni industriali, realizzati come ampliamento di altri preesistenti ma senza alcuna autorizzazione, denunciando i rispettivi proprietari e sequestrando le strutture.
A Polistena e Varapodio, invece, i carabinieri hanno segnalato altre 3 persone per aver realizzato delle più contenute costruzioni in cemento e lamiera adibite a magazzini, anche queste poste sotto sequestro.
Le persone deferite dovranno rispondere, a vario titolo, alla Procura della Repubblica di Palmi delle violazioni commesse in materia edilizia, oltre che pagare ingenti sanzioni amministrative.
Infatti, non sempre si è consapevoli che un abuso edilizio, a seconda dell’entità, della natura, delle modalità e dal luogo di realizzazione – soprattutto se in un terreno sottoposto a vincoli paesaggisti e ambientali o a forte rischio idrogeologico – può portare alla sanzione penale dell’arresto fino a 2 anni e una ammenda fino a 50.000 euro, oltre subire, in ogni caso, una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.
Fonte: Calabria News 24