Il 24 novembre prossimo saranno passati 10 anni da quella notte tra il 24 e il 25 novembre 2009 quando, tra l’Arco della Pace e il cimitero Monumentale di Milano, Lea Garofalo veniva sequestrata dal clan del suo compagno Carlo Cosco, torturata, uccisa e infine bruciata in un barile d’acciaio a San Fruttuoso, vicino a Monza. Lea Garofalo è la testimone di giustizia che ha svelato i traffici illeciti che univano i Garofalo – clan ‘ndranghetista di Petilia Policastro in Calabria – con i Cosco (gruppo di narcotrafficanti contigui ai Garofalo), il loro spaccio di droga su larga scala nel capoluogo lombardo e persino il giro di racket ed estorsioni condotto dai Cosco in uno stabile di proprietà della fondazione Policlinico, in viale Montello 6, demolito nel 2012. Lea Garofalo, sorella di Floriano e compagna di Carlo Cosco nonché madre di Denise Cosco, è quindi una donna uccisa in quanto donna che ha deciso di entrare nel programma di protezione per costruirsi una nuova vita con sua figlia. Ed è proprio Denise Cosco che, subito dopo l’omicidio, denuncia il padre ai carabinieri e successivamente, deponendo contro di lui, indica il padre – e il suo giovane fidanzato – come colpevoli, tra gli altri, dell’assassinio della madre durante i tre gradi del processo che si è celebrato a Milano tra il 2011 e il 2014. Per il decimo anniversario della sua morte, il coordinamento di ‘Libera’ a Milano insieme al Comune invitano la cittadinanza a partecipare a una giornata di commemorazione. “Una storia di coraggio e di voglia di liberta’ che ha saputo legare indissolubilmente Milano, la Calabria e tutti noi- fa sapere Libera in un comunicato- la storia di una donna e madre calabrese che ha deciso di rompere quelle regole di omertà che rappresentano i pilastri della cultura maschilista della ‘ndrangheta, per amore di se’ e soprattutto di sua figlia Denise. Lea Garofalo da anni rappresenta per tantissime persone un modello di riscatto e di ribellione contro la cultura mafiosa”. “Sempre di più – commenta alla Dire la referente dell’associazione, Lucilla Andreucci – donne e madri trovano la forza di ribellarsi ai codici della criminalità organizzata. Non lasciamole sole. Lea Garofalo ci chiede ancora, ancora e ancora di non lasciarle sole”.
Il programma di quest’anno prevede una fiaccolata che partirà alle 17.30 dai giardini di viale Montello 3, dove prima, alle 16.30, ‘Libera’ e rappresentanti istituzionali del Comune inaugureranno un totem di ‘Milano è memoria’ in onore di Lea Garofalo; seguirà una sosta presso il cimitero Monumentale della città dove la donna è stata sepolta dopo i funerali civili del 2013; infine si svolgerà un incontro pubblico presso la fondazione Feltrinelli. Parteciperanno l’onorevole Laura Boldrini, che da presidentessa della Camera volle conoscere Denise; Enza Rando, avvocata di ‘Libera’ che ha seguito da legale la storia delle due donne; Vanessa Scalera, l’attrice che ha interpretato Lea Garofalo nel film di Marco Tullio Giordana. Presenti per la seconda volta alla commemorazione anche una numerosissima delegazione di studenti e studentesse di Sassuolo che in questi anni hanno studiato e lavorato sulla storia di Lea Garofalo. Nella rassegna di eventi in memoria di Lea Garofalo, figura alla quale la città di Milano ha dimostrato di essere molto legata, rientra anche l’appuntamento che si terrà domani pomeriggio, alle 14.30, al liceo ‘Beccaria’. I ragazzi e le ragazze che hanno fondato il presidio di ‘Libera’ dedicato a Rita Atria – altra giovane testimone di giustizia – hanno deciso di organizzare un incontro di formazione rivolto ai coetanei. Parteciperanno Lucilla Andreucci, referente provinciale di ‘Libera’ e una giornalista dell’agenzia Dire.
Fonte Dire
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