Mentre tutti attendono con sempre più febbrile impazienza il nome del candidato del centrodestra che dovrebbe scaturire dal fatidico incontro fra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, in realtà i tempi tendono ad allungarsi a dismisura. Addirittura sembra che ad una prima interlocuzione fra i tre Big che non è dato sapere quando avverrà, si dovrà attendere poi un secondo incontro che dovrebbe essere quello ufficiale e definitivo. Ma conoscendo l’importanza che i tre leader del centrodestra affidano alla Calabria che equivale allo zero assoluto vi è da pensare che vi siano ben altre problematiche da affrontare e che hanno maggiore priorità come la discussione sui programmi per l’Emilia Romagna, al centro del momento politico attuale e della scelta del candidato per la Campania dove si voterà non il 26 gennaio come per la Calabria ma addirittura a maggio 2020. Se rimarrà del tempo allora si discuterà anche della Calabria.
A confermare tale situazione le dichiarazioni della senatrice Licia Ronzulli particolarmente vicina a Silvio Berlusconi e facente parte del cerchio magico del Silvio nazionale. “Nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo, ci sarà – ha affermato la senatrice Ronzulli – un vertice tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per discutere delle elezioni regionali”. Molto più importante discutere della Campania dove al designato Stefano Caldoro, già sottosegretario e già Governatore, si contrappone la deputata Mara Carfagna che potrebbe anche decidere di andare altrove e di provocare in una debolissima Forza Italia a picco nei sondaggi l’ennesima scissione. come molto più importante è definire come muoversi in Emilia Romagna dove da tempo si è già in piena campagna elettorale. Inutile dire che la Campania e l’Emilia Romagna non sono la derelitta Calabria. Inutile dire che i calabresi possono aspettare tanto sino sino al 28 dicembre, giorno nel quale scadono i termini per la presentazione delle liste, vi sono ancora ben 42 giorni. Quindi nei prossimi 42 giorni certamente Berlusconi, Meloni e Salvini troveranno certamente, almeno si augura, ben cinque minuti per decidere cosa fare in Calabria.
Redazione