Sulla rinuncia alla candidatura di Florindo Rubbettino che gli era stata offerta dal segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, interviene la deputata Enza Bruno Bossioche contesta il metodo seguito dal vertice del partito che non segue lo statuto del partito stesso. “Rubbettino è un bravissimo imprenditore che ha dato moltissimo a questa terra – afferma l’On. Enza Bruno Bossio – ma il problema di queste candidature è che vengono usate come strumento di lotta interna. Chi può starci a questa condizioni?. C’è un problema di metodo con cui la segreteria nazionale ha deciso di approcciare il tema della candidatura nella regione Calabria. Qui c’è un presidente uscente che è naturalmente candidato e lo Statuto, che oggi a Bologna non verrà modificato in questa parte, dice che quando c’è un presidente uscente si usa uno strumento: le primarie. Se la segreteria nazionale non usa le regole scritte del Pd, questo fa male al Pd stesso. Anche perché qui in Calabria nessuno è rassegnato alla vittoria della Lega. Come la bellissima piazza di Bologna l’altro, anche da noi a Cosenza c’erano ben 5000 persone in piazza quando è venuto Salvini. Ma se la competizione si fa tra la segreteria nazionale contro il Pd calabrese…”. Una riflessione, quella della deputata Enza Bruno Bossio fondata su motivazioni oggettive che dovrebbero far riflettere il segretario nazionale, On. Nicola Zingaretti, il commissario regionale, On. Stefano Graziano ed il responsabile del Mezzogiorno, On. Nicola Oddati.
Regionali 2020, l’On Enza Bruno Bossio, “Il Pd nazionale sbaglia il metodo, tutti rinunceranno”
Redazione