Regionali 2020, dopo la rinuncia di Rubbettino nel PD grande caos

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

A soli 40 giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per le regionali del 26 gennaio il Pd ripiomba nel caos. Infatti dopo la rinuncia alla candidatura a Governatore dell’imprenditore Florindo Rubbettino caldeggiato da Agazio Loiero ora i big romani che sono sempre intenzionati a non ricandidare il Governatore Mario Oliverio sono costretti ad individuare un nuovo candidato. Ma in tal senso vi è la novità del cambio di opinione da parte dell’imprenditore Maurizio Talarico che, in un primo tempo, aveva declinato l’invito del segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti a candidarsi e che, oggi, ha, invece, dichiarato la propria disponibilità a scendere in campo. Sarà interessante osservare se tale disponibilità sarà colta da parte del commissario regionale del Pd, On. Stefano Graziano, e da parte del responsabile Mezzogiorno, On. Nicola Oddati. Ritornando alla rinuncia di Florindo Rubbettino lo stesso, nel merito, ha motivato la sua rinuncia con il seguente comunicato “Ringrazio le tantissime persone che mi hanno incoraggiato a candidarmi alla presidenza della Regione Calabria e mi scuso di non averle potute ringraziare una per una. Ho colto soprattutto nei messaggi dei più giovani quell’energia viva che potrebbe davvero cambiare questa terra. E in quelli di tante madri e padri la preoccupazione e talvolta la disperazione per le prospettive che potrebbero attendere i propri figli. Per questo ho interrogato a lungo la mia coscienza di uomo, di padre e di calabrese. Riconciliare la Calabria, ridarle speranza nelle proprie infinite possibilità economiche, mettere assieme le differenze culturali del territorio per farne una grande ricchezza di tutti sarebbe stato il mio sogno e per questo sogno e per tutte quelle persone che me lo hanno chiesto avrei accettato la sfida e il sacrificio che questo avrebbe comportato. Purtroppo ho potuto constatare che non ci sono le condizioni nel quadro politico calabrese per fare tutto ciò. Il campo del centrosinistra è molto più diviso di quello che mi sarei aspettato. Da quanto si legge già dai primi segni sarei stato coinvolto in una lotta dilaniante in cui non si vede volontà di ragionare superando le divisioni tra partiti e all’interno degli stessi partiti, in cui non si sa nemmeno distinguere l’impegno civico per servire la propria piccola comunità, quella più prossima dove crescono i propri figli, dalle logiche di fazione. Ringrazio i cittadini, il segretario del Pd Nicola Zingaretti e le altre forze politiche che mi hanno onorato del loro apprezzamento. Continuerò a servire questa terra con il mio lavoro, con l’impegno imprenditoriale ed editoriale attraverso il quale ho sempre provato a generare un forte sprone al cambiamento. Farò tesoro di questo immenso capitale di apprezzamento e simpatia che mi è arrivato dai calabresi e non smetterò mai di impegnarmi per la valorizzazione di questa terra e per stimolare idee e progetti di futuro dialogando sempre con le tantissime persone che hanno a cuore questa regione”.
Redazione

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