Per come era ampiamente prevedibile il rinvio a giudizio del Sindaco Mario Occhiuto nell’ambito dell’inchiesta per la bancarotta fraudolenta della Ofin, a soli 50 giorni dalla presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali che si terranno il prossimo 26 gennaio non poteva che far discutere negli ambienti politici interessati all’appuntamento elettorale. Ma in merito a ciò il Sindaco di Cosenza ha inteso precisare che “Il decreto di rinvio a giudizio com’è noto non produce alcun effetto rispetto alla carica di sindaco né costituisce affatto impedimento per i futuri progetti politici in essere”. Inoltre, lo stesso primo cittadino ha dichiarato che “Com’era ampiamente prevedibile, alla luce anche della funzione che il codice attribuisce all’udienza preliminare nonché per la complessità dei fatti ancorché risalenti nel tempo, siccome elaborati da una ricostruzione della Guardia di Finanza opinabile e per la estrema tecnicità dei reati connessi a vicende fallimentari, il giudice dell’udienza preliminare ha ritenuto necessario l’approfondimento dibattimentale ed ha quindi fissato per il 2 aprile 2020 la data dell’inizio del processo davanti al tribunale collegiale di Cosenza”. Lo dichiara il sindaco Mario Occhiuto, aggiungendo: “Ovviamente, tale decisione non ha nessuna valenza di merito e sono convinto anzi che le varie tesi deducibili in mia difesa in sede dibattimentale troveranno il dovuto accoglimento. A tal fine, ho ritenuto, pur avendone la possibilità, di non chiedere alcun differimento dell’udienza proprio per vedere quanto prima accertata la mia estraneità rispetto alle accuse mossemi”.
Redazione