Mentre per l’Emilia Romagna da mesi il leader della Lega ha scelto quale candidata a Governatore la senatrice Lucia Bergonzoni e mentre in Umbria la scelta vincente di Donatella Tesei, anch’essa senatrice leghista, è stata fatta mesi prima delle elezioni, in Calabria, terra sempre difficile e periferia dell’impero, il centrodestra non ha ancora deciso cosa fare. Addirittura dopo che si è giunti all’accordo fra le tre forze politiche Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, sulla Presidenza della coalizione che spetta a Forza Italia e dopo la scelta di Forza Italia su Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, la Lega con una perfetta invasione di campo ha posto delle pregiudiziali e dei veti in casa d’altri umiliando Forza Italia e trattando Berlusconi alla stregua di un cameriere di casa Salvini, approfittando del triste ed inevitabile declino di un ex leader del centrodestra oramai detronizzato dallo stesso Salvini nella leadership della coalizione. a tal punto cosa può accadere. Da un lato la possibilità che Silvio Berlusconi possa imporsi nella sua autonomia di scelta convincendo Matteo Salvini a fare marcia indietro ed accettare la candidatura di Mario Occhiuto, dall’altra la decisione di rompere con la Lega e continuare nella scelta di Mario Occhiuto che potrebbe correre con la lista di Forza Italia ed altre liste civiche. In tal caso non è dato ancora sapere la decisione di Fratelli d’Italia chiusa in un trincerato silenzio in attesa degli eventi. Oppure in terza ipotesi accettare il veto della Lega e proporre a Salvini un nome sempre di Forza Italia ma diverso da quello di Occhiuto e correre tutti uniti con un altro nome. A tal punto Occhiuto si candiderebbe comunque e, nei fatti, il centrodestra sarebbe comunque diviso e non unito con risultati imprevedibili. Una situazione incandescente e confusa che potrebbe condurre a qualsiasi soluzione. Sarà interessante osservare come andrà a finire.
Redazione