Centrodestra, Berlusconi insiste per l’unità anche in Calabria

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Il megaraduno di Piazza San Giovanni organizzato dalla Lega di Matteo Salvini con la presenza dell’intero centrodestra e di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni ha sancito, oltre al grande successo per la marea umana presente, anche la ritrovata unità della stessa coalizione. A nessuno è sfuggito il riferimento alla ritrovata compattezza delle tre forze che compongono il centrodestra soprattutto in relazione alle prossime consultazioni regionali dove il centrodestra è fortemente convinto di vincere ovunque. Convinzione basata soprattutto sull’unità stessa della coalizione. E su questo si è speso anche Silvio  Berlusconi sostenendo che nel progetto unitario del centrodestra sono “tutti indispensabili”. Questo monito è chiaro che vale per tutte le competizioni regionali in programma, compreso quella della Regione Calabria. Un monito che dovrebbe e potrebbe indurre la Lega ad un ripensamento sulla candidatura a Governatore del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nell’ottica di giungere all’agognata unità del centrodestra anche in Calabria. Unità che consentirebbe di vincere senza difficoltà alcuna. Un richiamo all’unità che potrebbe far superare le difficoltà esposte dalla Lega sul nome di Mario Occhiuto che si basa su una posizione politica fortemente giustizialista che si contraddice platealmente con la politica garantista che da sempre ha caratterizzato la stessa Lega. Posizione garantista dinanzi alla vicenda dei 49 milioni di finanziamenti alla Lega e posizione garantista sulla vicenda Savoini e su tante altre. Nella storia del centrodestra in Italia, Berlusconi ha sempre rappresentato, con la sua stessa storia, un fulgido esempio di accanimento giudiziario e giustizialista tipico delle sinistre. Giustizialismo che stride con la storia della Lega. Non è detto quindi che il richiamo all’unità di Piazza San Giovanni non possa condurre ad una più attenta riflessione che possa evitare spaccature all’interno del centrodestra che potrebbero regalare la Regione Calabria all’innaturale e forzata alleanza fra il Movimento 5 Stelle e il Pd. Sarebbe per il centrodestra un atto suicida in nome del più sfrenato giustizialismo tanto caro alle sinistre e, in particolar modo, al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il senatore grillino, Nicola Morra, punta di diamante della folta deputazione grillina, ben 18 parlamentari,  eletta in Calabria nelle elezioni del 4 marzo 2018.
Redazione

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