Due Asp commissariate per mafia. E non è escluso che altri provvedimenti siano in itinere. Un aumento vertiginoso dei costi a discapito della qualità dei servizi. Centinaia di milioni di euro che dovevano servire a curare i calabresi sperperati per pagare parcelle, interessi di mora e pagamenti doppi, o addirittura tripli, per una stessa fattura. In questi cinque anni la situazione si è aggravata anche per colpa del conflitto istituzionale tra Regione Calabria e Ufficio del commissario per il Piano di rientro.
La Calabria dopo dieci anni deve ritornare ad essere in grado di programmare e gestire la sanità. È necessaria una svolta. Il nuovo governo nazionale dovrà garantire alla Calabria la fine del commissariamento, anche attraverso il meccanismo di affiancamento ad una regione virtuosa per intraprendere un percorso che risani i conti, aumenti la qualità delle prestazioni e dei Livelli essenziali di assistenza.
Questi gli argomenti che verranno affrontati nel corso dell’incontro. Parteciperanno l’ex direttore dell’Asp di Reggio Calabria Santo Gioffrè, i consiglieri regionali Carlo Guccione e Artuto Bova.
Riceviamo e pubblichiamo