La “Questione Meridionale” è da anni una questione irrisolta che, partendo dall’unità d’Italia presenta una sua peculiarità. Tanti sono stati i tentativi di fondare e far attecchire movimenti meridionalisti che potessero avere un proprio peso anche a livello politico e governativo ma, finora, sono stati sempre tentativi non riusciti. Ma oggi i tempi sembrano essere maturati. A crederci fino in fondo lo scrittore Pino Aprile che con i suoi libri, veri e propri successi editoriali, ha evidenziato come in un particolare periodo storico il Sud abbia vissuto un vero e proprio saccheggio ed una vera e propria colonizzazione da parte del Nord. E con il significativo slogan “Equità territoriale” a Cosenza con una sala gremita in ogni posto al Cinema Italia è stato presentato il “Movimento 24 agosto” in un clima di grande entusiasmo. Un movimento che mira ad abbattere la storica disparità territoriale fra Nord e Sud. “Il mondo politico odierno non coglie la grave situazione nella quale versa il Paese. In un momento storico – ha affermato lo storico Pino Aprile – in cui i giovani lasciano l’Italia per andare altrove, sottraendo futuro a questa terra, i parlamentari in blocco come soluzione pensano al varo dell’alta velocità. Questi sistemi, con queste rappresentanze il Sud continua a restare colonia. L’obiettivo di questo movimento è riportare equità territoriale. Chiediamo e pretendiamo che questa parte del paese, il 40% del territorio e il 34% della popolazione, abbia gli stessi diritti degli altri italiani”. Pino Aprile ha anche precisato che il Movimento non si pone e non si colloca ne a destra e ne a sinistra, ma solo a Sud. Un nuovo ed ennesimo tentativo di creare un movimento meridionalista che avrà, probabilmente, maggiore fortuna dei tentativi sinora effettuati e potrà raccogliere consensi fra chi non ha accettato la svolta della Lega di Matteo Salvini che da nordista è passata ad una dimensione nazionale.
Redazione