Linguaggio violento e diffamatorio, insulti sessisti contro Patrizia Gambardella, “rea” di solidarietà umana e di genere nel prestare soccorso all’ennesima donna, maltrattata e vessata dal maschio-padrone.
L’ANPI di Reggio Calabria esprime piena e convinta solidarietà a Patrizia, così come a tutte le donne che vivono sulla propria pelle la violenza maschile, che in questo caso non si esercita soltanto sulla “propria” ex-compagna (responsabile di aver interrotto una relazione fatta di violenza e di dominio), ma si esercita persino sulle donne che le prestano assistenza. Le Istituzioni che ne hanno competenza debbono intervenire con tempestività, rigore ed efficacia per porre fine all’ignobile aggressione “sessista” contro Patrizia e contro tutte le donne che hanno deciso di non subire violenza alcuna, né fisica né morale.
L’ANPI ringrazia tutte le giornaliste e le redazioni, che hanno giustamente dato rilievo alla vicenda di cui è stata vittima Patrizia, invita tutte/i a leggere gli articoli che raccontano nei particolari l’ennesimo ignobile caso di persecuzione, minaccia e diffamazione avvenuto sotto la luce del sole degli strumenti di comunicazione di massa (facebook), collegandosi ai quali sarà possibile per tutti documentarsi e inorridire.
L’ANPI fa appello affinché sia impedito l’uso di facebook (e di altri “social”) a tutti colori i quali non rispettano precisi codici di comportamento etico, che dovrebbero essere pienamente rispettati, se si vuole usare, o continuare ad usare, la tastiera di connessione alla rete.
Fonte:Calabria News 24