Continua in tutti i partiti la strategia dell’attesa. Si attende la decisione definitiva da Roma sul possibile accordo fra Movimento 5 Stelle e Pd con un candidato a Governatore “civico” scelto dal Movimento 5 Stelle, si attende l’incontro più volte annunciato e più volte programmato ma sinora mai effettuato fra Salvini, Meloni e Berlusconi per decidere una volta per tutte chi dovrà essere il candidato Governatore del Centrodestra. E da tali decisioni poi, di conseguenza, si attende la decisione del Governatore Mario Oliverio, qualora il Pd romano dovesse sacrificarlo e del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto qualora il centrodestra dovesse decidere su un nome che non sia il suo. Al tutto si aggiunge anche l’attesa di quale sarà la data per la quale i calabresi saranno chiamati al voto. Una politica attendista che rischia di sfibrare chi, invece, vorrebbe delle certezze per avviare la propria campagna elettorale. Nel frattempo si attende la seduta del consiglio Regionale fissata per il prossimo giovedì 10 ottobre nel quale il Governatore Oliverio potrebbe, in teoria, offrire delucidazioni sulla data del voto. In teoria anche perché in molti sono convinti che la stessa si deciderà dopo le elezioni del 27 ottobre in Umbria dove per la prima volta si sperimenta in chiave regionale l’alleanza fra i pentastellati ed il Pd. Nel frattempo vi è chi è pronto a giurare che fra rinvii ed incontri sempre posticipati ci si avvii inesorabilmente al voto per il 26 gennaio 2020 con una campagna elettorale che, per la prima volta nella storia del regionalismo calabrese, coinciderà con le vacanze natalizie, con l’inizio dell’anno nuovo e con il mese più freddo dell’anno. Un mese freddo ma una campagna elettorale bollente.
Redazione