A memoria del regionalismo calabrese nato nel 1970 con la prima legislatura non si era mai giunti alle porte della campagna elettorale senza aver definito la data delle elezioni e con un quadro politico estremamente confusionario che interessa tutti i partiti ed i movimenti nessuno escluso.Mai si era giunti ad una guerra fratricida così forte nel Pd con l’area che vuole la ricandidatura del Governatore Mario Oliverio, che rappresenta la maggioranza del partito,e l’area di chi vuole una nuova scelta, fiancheggiata dal Commissario regionale, l’On. Stefano Graziano ed il “gotha” del partito a Roma. Mai si era giunti ad un centrodestra che in prossimità delle elezioni non trova il tempo di riunire i tre big, Berlusconi, Salvini e Meloni, per decidere a chi affidare la candidatura di Governatore in Calabria, mentre per altre regioni, come l’Emilia Romagna che sarà chiamata al voto il prossimo 26 gennaio, le decisioni sono state già prese da tempo con la candidatura della senatrice leghista Lucia Borgonzoni. Mai si era giunti al punto che sia il Governatore uscente, Mario Oliverio, che il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, entrambi in campagna elettorale da mesi, potrebbero decidere, in ultima analisi, di correre da soli. Infine anche nel movimento 5 Stelle le acque sono agitate. Vi è chi non vorrebbe alcuna alleanza con il Pd, mentre vi è chi potrebbe auspicarla. E non basta, vi sono nei pentastellati, anche molti attivisti che vogliono giustamente dire la loro nella scelta del candidato a Governatore contestando anche con documenti firmati e trasmessi alla stampa i nomi che circolano finora scelti dalla ristretta cerchia di parlamentari sempre più lontani dalla base. Una confusione che dimostra chiaramente come sia difficile esercitare l’arte della politica in una Regione sempre più difficile e sempre più pervasa da problematiche annose mai concretamente affrontate e risolte. Una regione periferica dove i big romani ne ricordano l’esistenza solo nei momenti elettorali. Nel frattempo la litigiosità all’interno dei partiti aumenta come aumenta la difficoltà dei rapporti fra i partiti stessi con l’effetto di far crescere sempre più la dilagante antipolitica e di far aggravare i problemi già esistenti.
Gianfranco Bonofiglio