Il bonus mobilità per chi rottama l’auto (pari o inferiore a Euro 4) da spendere in mezzi pubblici o in servizi di sharing mobility scende a 1.500 (dai 2.000 annunciati), ma partirà già dal 2019. E’ una delle novità contenute nell’ultima bozza sul decreto clima che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri giovedì prossimo.
“È istituito, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare il ‘Fondo buono mobilità’ pari ad euro a euro 5 milioni per il 2019 ed euro 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021”, si legge nel testo in possesso della Dire.
Il bonus è rivolto “ai residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria” che rottamano “entro il 31 dicembre 2021, autovetture omologate fino alla classe Euro 4”. E’ “assegnato un ‘buono mobilità’ pari ad euro 1.500 per essere utilizzato, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di un convivente, di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e di altri servizi ad esso integrativi nonché per l’abbonamento a servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a emissioni ridotte”.
Il buono mobilità “non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente.
Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto avente natura non regolamentare del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definite le condizioni e le modalità per l’ottenimento e l’erogazione del beneficio”.
Fonte: Dire