Grande mossa a sorpresa del Governatore Mario Oliverio. Per come alcuni personaggi autorevoli del Pd e per come è poi accaduto realmente il Governatore Mario Oliverio ha firmato il decreto che fissa lo svolgimento delle Primarie istituzionali per il prossimo 20 ottobre. Inutile dire che, ovviamente, il Governatore Oliverio è pronto a candidarsi ed è inutile dire che da Governatore in carica parte avvantaggiato rispetto a qualsiasi altro concorrente. Se Oliverio dovesse vincerle il Pd non potrà più esimersi dal non appoggiare la ricandidatura del Governatore uscente.Una mossa che spiazza tutti coloro i quali nel Pd erano al lavoro per una nuova candidatura di rinnovamento escludendo quella del Governatore uscente. E spiazza anche coloro i quali da Roma erano al lavoro per una candidatura unitaria che potesse riproporre sul piano regionale l’alleanza nazionale, cioè quella del Movimento 5 Stelle alleato con il Pd anche se in Calabria tale alleanza è più difficile che altrove per i tanti veti posti da alcuni parlamentari dello stesso Movimento 5 Stelle. Dal momento in cui il decreto firmato dal Governatore Oliverio verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Calabria (BURC) decorreranno i 15 giorni utili per presentare le candidature. Ovviamente resta da fissare la data delle elezioni regionali che molto probabilmente slitteranno al 26 gennaio 2020. “Si tratta di un atto dovuto – si legge in un comunicato stampa della Presidenza della Regine – secondo le prescrizioni dell’art.5 della Legge Regionale n. 25 del 17 agosto 2009. Il mancato adempimento avrebbe potuto configurare una evidente omissione attuativa”. Anche il Sindaco di Cosenza. Mario Occhiuto, aveva già annunciato in caso di fissazione della data delle Primarie istituzionali per come è poi avvenuto la sua intenzione a candidarsi. Si entra quindi nel vivo della battaglia politica con due appuntamenti, prima quello delle primarie istituzionali regalate da apposita legge regionale e poi quello delle elezioni regionali. Vi è da prepararsi verso un autunno molto caldo, politicamente parlando.
La Redazione